A cura di Luigi Rubino
Quanti sono i poveri in Campania? Ancora tanti. Ad analizzare il triste fenomeno sociale è il Dossier annuale sulla Povertà pubblicato dalla Caritas regionale in occasione della Giornata mondiale dei Poveri e presentato in un Convegno che si è tenuto all’Istituto Suor Orsola Benincasa a Napoli.
Al dibattito sono intervenuti: il sociologo Ciro Grassini, Don Carmine Schiavone, delegato regionale della Caritas, il presidente delle Regione Campania, Vincenzo De Luca, Ciro Pizzo e Luca D’Alessandro, quest’ultimo rettore dell’ Istituto Universitario Suor Orsola Benincasa, Antonio De Luca, Vescovo Teggiano – Policastro e Delegato Caritas, Carlo Borgomeo, presidente della Fondazione con il Sud.
In Campania – evidenzia il dossier 2022 sulla povertà – a soffrire di più sono tante famiglie italiane che a fine mese non riescono a mettere il piatto a tavola. Nel 2020 le persone che si sono rivolte alla Caritas sono state ben 14.600. Nell’anno successivo la cifra è scesa a 8 mila. Un piccolo passo avanti che non basta, anche perché gli individui che vivono in situazioni precarie sono ancora tantissime. In testa agli aiuti ci sono le donne.
La regione con il maggior numero di nuclei percettori del Reddito di Cittadinanza a giugno 2022 è la Campania con il 22%, seguita dalla Sicilia (19%), Lazio (10%) e Puglia (9%), mentre l’incidenza povertà assoluta tra i cittadini stranieri residenti nel 2021 raggiunge il 32,5%.
L’Ucraina, con la guerra in atto, è inoltre il terzo paese (9,5%) con più presenze straniere, dopo il Marocco e la Nigeria.
In base all’età le persone che chiedono più aiuto hanno tra i 45 e 55 anni ( 25,6%). A lasciare di più le loro città per trovare lavoro altrove sono i giovani della Campania (29%). Spesso la loro destinazione è il Nord Italia o le città estere.
