20 Aprile 2024, sabato
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Cosa fare quando i tassi sono alle stelle?

I prestiti come i mutui hanno precise condizioni di stipula. E il momento storico che si sceglie per accendere un prestito, sia esso al consumo o finalizzato all’acquisto di una casa, non è indifferente. C è infatti un forte legame con la politica monetaria, e in particolare con l’andamento dei tassi di interesse.
Prestiti e mutui sono legati a doppio filo al loro valore e ogni variazione al rialzo o al ribasso impatta direttamente e concretamente sulle rate.
Con l’aumento dei tassi deciso dalla Bce, dunque, la quota mensile che il contraente deve pagare per onorare il prestito (o mutuo) è sempre più alta.

In caso di mutuo

Nel caso in cui fossimo alle prese con un mutuo casa, l’impatto dipende dal tipo di contratto che stiamo andando a sottoscrivere: a tasso fisso, o variabile. Il costo  è la somma dello spread (una percentuale decisa dalla banca) più un tasso di mercato che generalmente è l’Euribor per i mutui a tasso variabile e l’IRS per i mutui a tasso fisso. Nel primo caso  la rata viene ridefinita periodicamente (di solito ogni mese) sommando lo Spread (che resta sempre lo stesso) all’Euribor del periodo di riferimento. Questo significa che se l’Euribor cresce di conseguenza anche la rata salirà. 
Nel secondo caso, la crescita dell’IRS non dà alcuna preoccupazione perché il tasso, una volta fissato il giorno della stipula del mutuo, non cambia, resta sempre lo stesso. Il grande vantaggio di un mutuo a tasso fisso, soprattutto quando ci troviamo in un periodo di tassi in crescita, è infatti la rata certa che quindi non cambia mai nel corso del tempo. 

Come correre ai ripari

In caso di mutui già accesi come possiamo tutelarci?  Chi ha sottoscritto un mutuo a tasso variabile è ancora in tempo per valutare una surroga e passare così a un tasso fisso: si tratta ancora di una buona possibilità perché significa bloccare il valore della rata nei prossimi mesi. Se i tassi fissi fossero troppo alti una soluzione potrebbe essere passare ad un tasso misto e quindi fissare la rate ad un certo valore massimo limitando i rischi del variabile; lo si può fare con un mutuo a rata protetta o un mutuo con cap.
E si tratta di operazioni che non comportano spese extra, anche le spese del notaio necessario per la surroga sono sempre a carico della nuova banca che abbiamo scelto per traslare il contratto.

 
In caso di prestiti

Anche se i prestiti al consumo non sono strettamente legati ai tassi, subiscono un effetto scia. Quindi anche qui, seppur con tempi più lunghi, andiamo incontro a rialzi importanti. Le condizioni per prendere denaro a prestito saranno dunque più onerose. La crescita degli spread indebolisce le banche che sono quindi più parche nell’elargire denaro e lo fanno con tassi maggiori. L’alternativa potrebbe essere quella di guardare a canali alternativi a quelli bancari, ma si tratta di strade più complesse anche sotto il profilo dei tempi (cessione del quinto, crowdfunding…) . Nel valutare un prestito va sempre considerata con attenzione una molteplicità di fattori quali: tassi d’interesse, commissioni e altre spese che formeranno il costo totale del finanziamento. Occhio dunque al TAEG: il costo totale del finanziamento perché comprende spese e commissioni.
Per capire se i tassi d’interesse proposti in un’offerta di prestito sono realmente convenienti, occorre verificare se sono in linea con i valori medi del mercato. Per farlo basta consultare le tabelle dei tassi soglia pubblicate ogni tre mesi dalla Banca d’Italia.

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