25 Aprile 2024, giovedì
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Carceri, niente obbligo di green-pass. E avanzano i focolai

Nel marasma provocato dallo stato di emergenza, che ha indotto il Governo ad adottare ogni misura necessaria per indurre la popolazione a comprendere l’importanza del vaccino, sembra che le strutture penitenziarie, dove attualmente il Covid è dilagante, siano state relegate all’angolino, prevedendo poche- o quasi nessuna- misura di controllo per frenare i contagi. Ad esempio, non è previsto l’obbligo del green pass, esenzione che si estende ai detenuti, ai familiari, agli avvocati che vi fanno ingresso. In Campania, a Santa Maria Capua Vetere, il focolaio da giorni è senza controllo con 24 detenuti e 7 agenti positivi; nel Carcere Minorile di Airola 24 sono i ragazzi detenuti collocati da giorni in isolamento. Ancora 14 detenuti in isolamento a Udine, 16 a Brescia, 4 ad Agrigento. Una situazione che invita all’allerta, così come riferito dal segretario generale del Sindacato Polizia Penitenziaria Aldo Di Giacomo.

Secondo quanto riportato da Di Giacomo, nonostante nelle carceri non sussista il problema dei no-vax, o comunque un’assoluta minoranza rispetto al numero complessivo della popolazione carceraria, solo una parte dei detenuti ha ricevuto la prima dose. Mentre nelle città si implementano controlli e azioni di contrasto al Covid, solo le carceri sembrano essere escluse dal programma di sicurezza. ” Ci siamo da sempre espressi a favore dell’obbligo vaccinale per una categoria, al pari delle altre delle forze dell’ordine di quelle sanitarie e di lavoratori a contatto con il pubblico, che necessitano di tutela personale e delle proprie famiglie oltre che a garantire la tutela degli altri, nel nostro caso detenuti, familiari ed avvocati dei detenuti e pertanto – conclude il segretario Spp – siamo in attesa di una circolare esplicativa sull’uso obbligatorio del Green Pass nelle carceri per tutti”.

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