27 Aprile 2024, sabato
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Europei, l’Italia parte a razzo. Danimarca, dramma Eriksen

Ricominciamo da tre. Gli azzurri esordiscono all’Europeo itinerante con un tris meritatissimo ai danni della povera Turchia che, dopo un primo tempo di resistenza a oltranza cade nella ripresa. Troppa Italia per loro. Ma c’è voluto un goffo autogol dello juventino Demiral a sbloccare una situazione che, a lungo andare, sarebbe potuta diventare pericolosa.

Nessuna sorpresa nella formazione azzurra. Il ct Roberto Mancinimanda in campo quella dell’ultima amichevole, con il 4-3-3 che prevede Donnarumma in porta, la difesa a quattro con Florenzi, Bonucci, Chiellini e Spinazzola, centrocampo con Barella, Jorginho, Locatelli, tridente offensivo con Berardi, che ha vinto il ballottaggio con Chiesa., Immobile e Insigne. Nella formazione della Turchia presenti i due ‘italiani’ Demiral e Calhanoglu.

Alla cerimonia di apertura dopo i saluti dei due simboli di Roma, Francesco Tottie Alessandro Nestavari spettacoli: la banda della polizia di Stato si è esibita sul tappeto verde in divisa risorgimentale. I musicisti hanno suonato il “Guglielmo Tell”; mentre dal tetto dello stadio invece si calavano i suonatori di tamburo e in mezzo all’Olimpico i ballerini con un momento carico di simbolismo: una danzatrice che rappresentava la rinascita. E poi il “Nessun dorma” intonato da Andrea Bocelli, e l’inno degli Europei We are the People cantato da Martin Garrix e The Edge e dall’ologramma di Bono.
In tribuna il presidente della Repubblica, Sergio Mattarella. Tutto, comunque, elegante ma sobrio lontano dai fasti kitsch di Italia 90.

Primo tempo con due rigori per gli azzurri apparsi solari (più il secondo che il primo) per due falli di mano di Celik. Apparsi netti in presa diretta ma l’arbitro olandese, ignorando anche il Var, ha deciso di lasciar correre. Uniche occasioni, penalty a parte, quelle di Insigne al 18° con un destro a giro troppo largo e di Chiellini con uno stacco di testa imperioso al 22°. Çakir dice di no togliendo la palla dall’incrocio.

Qualche errore di troppo per l’Italia, con Insigne e Barella che si infrangono sulle maglie avversarie. A inizio ripresa Florenzi non pervenuto viene sostituito da Di Lorenzo. I turchi inseriscono l’ex romanista Under per Yazici. E finalmente arriva il gol. Non ci riusciamo noi, ci pensa lo juventino Demiral. Al 53° Berardi in progressione a destra salta secco Meres, crossa teso col destro e Demiral, con il petto, goffamente buca il proprio portiere. Prima volta, nella storia dell’Europeo, che la prima rete sia in realtà… un’autorete. Sulle ali dell’entusiasmo Spinazzola per poco non trova il raddoppio. Il romanista è devastante sulla fascia e al 66° stoppa e tira, Çakir può solo respingere. Sulla palla si avventa come un condor Immobile e firma il 2-0 meritatissimo. Mancherebbe, in verità, il riscatto di Insigne. Troppo grave l’errore del primo tempo. E Lorenzo non se lo fa ripetere due volte. All’ 80° su un brutto errore del portiere turco Berardi serve Immobile che a sua volta dà palla al napoletano. Il tiro a giro stavolta è preciso. Finisce in gloria la prima partita di Euro 2020. Gli azzurri torneranno in campo mercoledì 16 alle 21 contro la Svizzera. Per essere la prima, tre gol e tre punti. Non si poteva chiedere di più. Nell’altra gara del girone A, pari tra Galles e Svizzera. 1-1 con gol di Embolo al 49° e risposta gallese di Moore al 74°.

IL DRAMMA DI ERIKSEN

Choc agli Europei durante l’incontro Danimarca-Finlandia, in svolgimento allo stadio Parken di Copenaghen: Christian Eriksen, il giocatore danese dell’Inter, è caduto a terra all’improvviso al 43′ del primo tempo della partita. Il centrocampista della Danimarca, 29 anni, si è improvvisamente accasciato a terra vicino alla bandierina.Immediati i soccorsi dei medici che hanno eseguito massaggio cardiaco e respirazione bocca a bocca al giocatore mentre i compagni di squadra facevano cerchio attorno al centrocampista e nello stadio calava il silenzio. Dopo diversi minuti il giocatore dell’Inter è stato portato negli spogliatoi. La moglie di Eriksen, Sabrina, è scoppiata in lacrime in campo dopo il malore che ha colpito il centrocampista. Dopo l’incidente la gara tra Finlandia e Danimarca è stata naturalmente sospesa.

CONDIZIONI STABILI

Dalle prime immagini pubblicate dall’agenzia Afp sembra che Eriksen sia uscito cosciente dal campo di gioco. In una foto, in particolare, si vede il giocatore che si tiene la fronte con la mano sinistra. Al momento sembra che il giocatore danese sia in condizioni stabili e in grado di respirare autonomamente. Eriksen è stato trasportato in ospedale dopo un lungo massaggio cardiaco.  Il giocatore, ha fatto infatti sapere l’Uefa, “è stato stabilizzato”. «Christian Eriksen è sveglio e si trova in ospedale per ulteriori esami»,  scrive su Twitter la federazione calcistica danese. L’ospedale è il Rigshospitaletdi Brondby. «Il giocatore è cosciente e si sta sottoponendo a test in ospedale». Eriksen è anche in grado di parlare, ha riferito il procuratore del calciatore.

SI RIPRENDE A GIOCARE

«La Uefaaugura a Christian Eriksen una pronta e completa guarigione e ringrazia entrambe le squadre per il loro atteggiamento esemplare», aggiunge l’organizzazione nel tweet. «In seguito alla richiesta dei giocatori di entrambe le squadre, la Uefa ha accettato di far riprendere la partita tra Danimarca e Finlandia alle 20.30», rende noto la Uefa stessa su Twitter, specificando che si giocheranno gli ultimi quattro minuti del primo tempo, ci sarà poi una pausa di 5 minuti per l’intervallo, seguita dal secondo tempo. “Christian Eriksen è stabile e sveglio”, è il messaggio apparso sui tabelloni del Parken Stadium di Copenaghen rivolto ai tifosi presenti nell’impianto per assistere al match degli Europei.

DALL’AJAX ALL’INTER

Classe 1992, nato a Middelfart, Eriksen ha esordito con l’Ajax nel 2010, poco prima di compiere 18 anni. Nel 2013 passa al Tottenhamper 14,5 milioni di euro dove collezione 226 presenze e 51 gol con cui ha raggiunto una finale della Champions League nel 2019.  Nel 2020 il passaggio all’Interper 27 milioni di euro firmando un contratto fino al 30 giugno 2024. Con l’Inter ha giocato 43 partite segnando 4 goal ed è stato uno dei principali protagonisti della vittoria dello scudetto nell’anno 2020-2021.  E’ stato premiato quattro volte come Calciatore danese dell’anno nel 2013, 2014, 2015 e nel 2018. 

La gara, ripresa alle 20:30 si è poi chiusa con la vittoria della Finlandia per 1-0 (gol di Pohjanpalo al 59°). I danesi hanno fallito il rigore del pari con Hojbjerg (parata del portiere Hradecky al 74°). Nell’altra gara del gruppo B il Belgio travolge la Russia. Tre a zero il punteggio finale con doppietta di Lukaku al 10° e all’88° e rete di Meunier al 34°. In occasione della prima segnatura l’attaccante interista si è avvicinato alla telecamera urlando “Chris, i love you”, con dedica speciale per Eriksen, suo compagno di club.

LE CONDIZIONI DI ERIKSEN

“Questa mattina abbiamo dialogato con Christian Eriksen, ha inviato un saluto e i suoi ringraziamenti a tutta la squadra. Le sue condizioni sono stabili, resta in ospedale per ulteriori esami”. Lo ha comunicato la federcalcio danese in un tweet rassicurando sulle condizioni del numero 10dopo il malore in campo.

“La squadra e lo staff della nazionale hanno ricevuto assistenza e continueranno a esserci l’uno per l’altro dopo l’incidente di ieri”, prosegue la federcalcio danese nel tweet. “Ringraziamo tutti per i commoventi messaggi ricevuti da tifosi, giocatori, le Famiglie Reali danesi e inglesi, club internazionali, etc. per Eriksen. Incoraggiamo tutti a inviare i loro messaggi alla Federazione danese che poi li trasmetterà a Eriksen e alla sua famiglia”. 

Eriksen«respirava e sentivo il suo polso», ha spiegato il medico della squadra, Morten Boesen, raccontando il primo soccorso sul campo. «Tuttavia, all’improvviso la situazione è cambiata e come tutti hanno visto abbiamo iniziato un massaggio cardiaco».

I 10 minuti successivi sono stati di grandissima paura: diversi medici cercavano di mantenere il giocatore in vita, mentre i suoi compagni in lacrime si raccoglievano attorno a lui in cerchio, impedendo così che il pubblico vedesse la scena. «Ma siamo riusciti a salvarlo», ha sottolineato Boese, «e lui mi ha anche parlato prima che venisse trasferito in ospedale». Ieri sera il giocatore era in «condizioni stabili», secondo quanto riferito dalla Federazione danese. Eriksen si è accasciato al 43esimo minuto di gioco. 

“SINCOPE? NON APPROPRIATO. ARITMIA VENTICOLARE O TACHICARDIA”

 «A prima vista si è parlato di sincope, ma non è appropriato perchè la sincope è una perdita di coscienza breve con una ripresa autonoma. Qui invece l’atleta è stato soccorso dai compagni e dai sanitari, gli è stato effettuato un messaggio cardiaco.Siamo di fronte a un arresto che potrebbe essere dovuto magari a un’aritmia ventricolare, a una tachicardia sostenuta. Questo può succedere, nonostante i controlli. E in Italia i controlli sono severi, più che in altri Paesi europei, per non parlare degli Stati Uniti». Il cardiologo Daniele Andreini, spiega così sulla Gazzetta dello Sport, quanto accaduto a Eriksen durante la gara della sua Danimarca con la Finlandia. «Penso allacardiomiopatia aritmogena, ma anche a malattie legate all’attività elettrica del cuore, che possono manifestarsi per la prima volta in modo drammatico senza prodromi ai controlli medici talora non danno segni di anomalia – aggiunge – Sonocasi rari, ma le morti improvvise purtroppo capitano. Soprattutto negli atleti di alto livello, sottoposti a livelli di stress psicofisico che possono scatenare l’aritmia stessa». 

GIRONE C

AUSTRIA-MACEDONIA 3-1

Finisce 3-1 in favore dell’Austria il match valido per il gruppo C degli Europei contro la Macedonia del Nord disputato alla National Arena di Bucarest. Nel primo tempo austriaci in vantaggio al 18′, su un cross lungo di Sabitzer sul palo lontano si fa trovare pronto alla deviazione volante Lainer. Un pasticcio della retroguardia austriaca al 28′ permette a Pandev di inserirsi e insaccare il momentaneo pareggio. 
Nella ripresa la formazione guidata da Foda trova il gol vittoria al 77′, su cross teso di Alaba, Gregoritsch anticipa il difensore in marcatura superando Dimitrievski.Nel finale arriva la terza marcatura con Arnautovic che scatta sulla linea del fuorigioco, scarta un difensore e il portiere in uscita depositando in rete la palla del 3-1. 

OLANDA-UCRAINA 3-2

Dai larghi sorrisi alla delusione e al timore dell’inaspettato stop, poi di nuovo il sorriso che scaccia definitivamente la paura: l’Olanda batte 3 a 2 l’Ucraina, che pure era riuscita ad annullare il doppio vantaggio oranje e che a sua volta era passata dallo scoramento alla grande gioia. Gara emozionante alla Johan Cruijff Arena di Amsterdam, gara valida per il gruppo C, lo stesso di Austria e Macedonia del Nord. Ha vinto la squadra allenata da Frank De Boer, al termine di 90 minuti durante i quali gli olandesi hanno in effetti dominato, ed anche sprecato.

I gol tutti nella ripresa, e il caso ha voluto che sia da una parte che dall’altra gli uno-due siano arrivati nel giro di pochi minuti. Ha cominciato Wijnaldum al 52′, quindi raddoppio oranje con Weghorst, gol questo però viziato da chiaro fuorigioco di un suo compagno che addirittura era davanti al portiere ucraino coprendogli la visuale. Il verdetto del Var è stato di gol regolare.

Sembrava fatta per l’Olanda ma l’Ucraina di Shevchenko ha reagito ed ha piazzato il suo uno-due, al 75′ con Yarmolenko e al 78′ con Yaremchuk. Attimi di smarrimento tra gli olandesi, che però all’85′ sono tornati a sorridere grazie al colpo di testa vincente del difensore Dumfries. Ed è finita 3 a 2 per l’Olanda che così raggiunge l’Austria in testa al gruppo C, anche se la differenza reti è a favore di quest’ultima.

GIRONE D

INGHILTERRA-CROAZIA 1-0

Si apre con una vittoria l’Europeo dell’Inghilterra. A Wembley la Nazionale dei “Tre leoni” si impone 1-0 sulla Croazia nel match d’esordio nel girone D grazie alla rete realizzata al 57′ da Sterling. 

Grande avvio di gara per i padroni di casa, al 5′ Sterling verticalizza per Boden che dal limite lascia partire un tracciante che prende l’interno del palo prima di uscire dallo specchio della porta. Tre minuti dopo conclusione potente di Phillips da centro-area, Livakovic respinge coi pugni. 
Al 55′ conclusione da fuori di Modric controllata dal portiere. Due minuti dopo si sblocca la gara, Sterling servito in area da Phillips con un destro chirurgico supera il portiere croato dall’altezza del dischetto. Poco dopo affondo sulla sinistra degli inglesi, Kean sul secondo palo viene anticipato d’un soffio da Gvardiol. 

Al 65′ si fa vedere la Croazia, tiro di Brozovic respinto da un difensore, sulla palla si avventa Rebic con palla a lato. Un minuto dopo punizione dal limite per gli inglesi con Mount che sfiora la traversa. Al 75′ sponda di testa in area per l’accorrente Sterling, il tiro al volo è alto. 
Esce Rebic, dentro Petkovic. In precedenza era uscito Brozovic per Vlasic e Brekaro per Kramaric. Tra le fila inglesi out Kane per Bellingham e Foden per Rashford. Tiro cross di Perisic dalla lunga distanza, Pickford blocca in presa alta. La Croazia gioca la carta Pasalic per Kovacic. Dopo 4 minuti di recupero l’arbitro italiano Orsato fischia la fine delle ostilità. 

La classifica del girone D, in attesa di Scozia-Repubblica ceca di oggi, vede l’Inghilterra in vetta con 3 punti, a zero la Croazia.

PIERLUIGI CANDOTTI 

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