24 Aprile 2024, mercoledì
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Ronaldo flop, la Juve è fuori

Champions league ancora stregata per la Juventus. Dopo l’1-2 dell’andata subito in Portogallo, gli uomini di Pirlo ribaltano il risultato nei tempi supplementari. Ma la regola dei gol segnati in trasferta li punisce.


JUVENTUS-PORTO 3-2 (d.t.s.)Cristiano Ronaldo scelse la Juventus, due stagioni fa, per continuare a vincere trofei. Certo non pensava di doversi accontentare di titoli nazionali (quando va bene). Ma ieri sera la colpa, una buona parte se non tutta, ricade su di lui. Per la prima volta in carriera non realizza neanche una rete negli ottavi di finale e, in generale, fornisce una prova scialba culminata, in negativo, dal clamoroso errore di testa al 78° che avrebbe quasi sicuramente spedito i bianconeri ai quarti.La gara si era subito messa in salita. Dopo un’ottima parata di Marchesin su Morata era il Porto ad avere le occasioni migliori. Dapprima con una traversa colpita da Taremi, poi ancora con il numero nove protagonista. Era lui a procurarsi il rigore (fallo di Demiral) realizzato da Sergio Oliveira al 19° che permetteva agli ospiti di portarsi in vantaggio. La Juve avrebbe dovuto compiere un miracolo. E la ripresa iniziava nel migliore dei modi. Destro a giro alla Del Piero da parte di Chiesa al 49° e pareggio. La gara aveva un sussulto tra il 52° e il 54°. Il solito Taremi ottimo nel primo tempo commetteva una sciocchezza. Già ammonito per un fallaccio sul numero 22 bianconero, calciava via un pallone a gioco fermo. Due gialli in due minuti, rosso e Porto in 10. Era il momento migliore per la Juve. Chiesa colpiva il palo al 57° su pasticcio difensivo e sempre lui al 63° ribaltava il risultato, pareggiando i conti nel doppio confronto. Bastava, a quel punto, un solo gol ma CR7 come detto lo falliva. A un soffio dai supplementari la Juve aveva altre due chance ma Morata, per colpa di un fuorigioco millimetrico vedeva annullarsi la rete del 3-1 e Cuadrado al 93° colpiva il palo con uno splendido destro a giro.Si andava così all’extra time convinti di lì a poco di assistere alla rete decisiva bianconera. Ma le squadre, entrambe stanche, non fornivano più spettacolo. E nel secondo tempo supplementare era il Porto ad avere le occasioni migliori fino a trovare il pari qualificazione al 115°. Il pallone calciato dal solito Oliveira, su punizione, passava tra le gambe di Ronaldo (ancora lui…) e si insaccava alle spalle del portiere Szczesny. La rete di Rabiot al 117° era solo un disperato tentativo di rimettere in gioco la qualificazione ma mancava tempo e lucidità. Finiva così, per l’ennesimo anno, il sogno Champions.Per la seconda stagione di fila i bianconeri vengono eliminati agli ottavi. Il 19 marzo sarà il Porto, a Nyon, a scoprire il proprio avversario nei quarti che si svolgeranno il 6 e il 14 aprile. La Juve, per l’ennesima volta, farà da spettatrice. E per quest’anno sarà dura anche vincere in campionato.


PIERLUIGI CANDOTTI

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