L’imprenditore che commette un reato tributariopuò vedersi sequestrare la prima casa ai fini di un’eventuale successiva confisca. Lo ha confermato la Cassazione con una recente sentenza Cass. sent. n. 5608/2021.
La Corte Suprema si è occupata della vicenda di un imprenditore accusato di dichiarazione fraudolenta mediante utilizzo di fatture false ed a cui era stato confiscato l’immobile adibito a prima casa.
Gli ermellini ricordano che, Codice civile alla mano, non si può applicare il limite dell’espropriazione nel procedimento penale per reati tributari. Il Codice, nello specifico, recita: «Il debitore risponde dell’adempimento delle obbligazioni con tutti i suoi beni presenti e futuri. Le limitazioni della responsabilità non sono ammesse se non nei casi stabiliti dalla legge» Art. 2740 cod. civ..