26 Aprile 2024, venerdì
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Eredità digitale, Apple condannata

Il Tribunale di Milano con sentenza ha ordinato in via cautelare d’urgenza a Apple di fornire il recupero dei contenuti digitali dell’account di un ragazzo, deceduto a seguito di incidente e il cui smartphone era andato distrutto nello schianto, ai genitori.

Questi a seguito della prematura scomparsa del figlio avevano richiesto alla Apple di recuperare le foto, i video e le ricette annotate sul telefonino del figlio, al fine di raccogliere tutto il patrimonio digitale in un “progetto dedicato alla sua memoria”.

Il colosso del web negava l’autorizzazione alla famiglia invocando il consenso legittimo previsto dall’Electronic Communications Privacy Act alla salvaguardia della sicurezza dei clienti, pretendendo che i genitori si munissero di pre-requisiti giuridici, quali l’essere agenti del defunto, e quindi muniti di consenso legittimo.

Richiesta che il Giudice adito ha ritenuto Illegittima in quanto in un paragrafo sulla tutela post-mortem nel codice della privacy vi è contenuta una norma che attribuisce i diritti sui dati del defunto a chi agisce per ragioni familiari meritevoli di protezione laddove vi sia assenza di un espresso di un espresso divieto scritto.

Dunque per il giudicante il legame tra genitori e figli nonché la volontà di dare vita ad un progetto che possa tenere viva la memoria costituisce il legittimo interesse richiesto per superare il diniego opposto da Apple per la tutela della sicurezza dei clienti.

Sentenza Italiana che farà storia per quanto riguarda l’Eredità digitale e che costituirà un precedente per tutti quei genitori che inaspettatamente si ritrovano di fronte all’immane dolore per la perdita di un figlio.

Avv. Sabina Vuolo

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