27 Aprile 2024, sabato
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Crisi di governo, è il momento di Conte in Senato: “Qui a testa alta”

Dopo aver incassato la fiducia alla Camera, il premier Conte è al Senato per chiedere il sostegno al suo governo. “Qui a testa alta”, ha detto nel suo discorso in Aula. Maria Elena Boschi, capogruppo dei deputati di Italia Viva, torna intanto sulla scelta dell’astensione, presa “per tenere aperto un canale di dialogo: al premier la decisione se coltivarlo o reciderlo”. Per Conte sarà necessario ottenere al enato 161 voti, in caso contrario “dovrebbe riflettere sulle dimissioni”.

IL DISCORSO DEL PREMIER-“Servono un governo e forze parlamentari volenterose, consapevoli delle difficoltà che stiamo attraversando e della delicatezza dei compiti, servono donne e uomini capaci di rifuggire gli egoismi e di scacciare via la tentazione di guardare all’utile persona. Servono persone disponibili a riconoscere l’importanza della politica. La politica è la più nobile tra le arti e tra i saperi, se indirizzata al benessere dei cittadini. Quando la politica si eclissa questa istanze rischiano di essere ai margini o, peggio di sfociare in rabbia o nello scontro violento“. Lo dice il premier Giuseppe Conte intervenendo al Senato. Prosegue: “Chiediamo un appoggio limpido, un appoggio trasparente, che si fondi sulla convinta adesione a un progetto politico. Certo i numeri sono importanti, oggi lo sono ancor di più. Questo è un passaggio fondamentale nella vita istituzionale del nostro Paese ed è ancora più importante la qualità del progetto politico”.

Il centrodestra spara dritto presentando una risoluzione alle comunicazioni di Giuseppe Conte in cui chiede le dimissioni del presidente del Consiglio, anche al Senato. Il testo, uguale a quello presentato ieri alla Camera, e’ firmato dai capigruppo di Lega, Massimiliano Romeo; di Forza Italia, Annamaria Bernini; di Fratelli d’Italia, Luca Ciriani.

Mario Monti, senatore a vita, è fiducioso delle intenzioni di Conte” le accentuazioni che il premier Conte ha inserito nel suo discorso al Senato rispetto a quello della Camera “mi inducono ad avere un atteggiamento positivo”. Così il senatore a vita Mario Monti, annunciando “un voto di fiducia libero e condizionato a quelli che saranno i provvedimenti: se ci sarà questo riscontro non solo appoggerò il governo, ma mi adopererò presso l’opinione pubblica internazionale per sostenere quanto fatto”.

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