20 Aprile 2024, sabato
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Per l’Italia arriva la prima condanna del 2021: nonni-nipoti nel mirino

Prima condanna del 2021 per l’Italia che troppo spesso impedisce i contatti nonno-nipote.

La Corte Europea dei Diritti Umani di Strasburgo ha condannato il nostro paese per aver violato il diritto di una nonna a mantenere rapporti con la nipote affidatale sin dalla nascita.

I Giudici, nella sentenza, hanno evidenziato che sistematicamente questo tipo di violazioni, in Italia, si verificano.

Tutto ha avuto inizio nel 2018, quando la sig. Emilia Terna ricorre alla Corte, dopo aver tentato, invano, di ristabilire i contatti con la nipote affidata ai servizi sociali. La donna, nel ricorso adduce che tali difficoltà siano da imputare alle origini Rom del marito ma in sentenza il Giudici hanno rigettato tale tesi discriminatoria. Piuttosto, i togati di Strasburgo, hanno ritenuto che mancanti nel far sì che questa nonna potesse esercitare il suo diritto, fossero state le autorità competenti nonostante il Tribunale dei minorenni avesse stabilito che la sig. Terna potesse esercitare il suo diritto nei confronti della nipote.  Decisione del Tribunale per i minorenni adito supportata dal parere favorevole dei consulenti esperti che avevano relazionato l’ottimo rapporto nonna-nipote.

Lo Stato, così, è stato condannato dalla Corte al risarcimento per danni morali in € 4 mila e in € 10 mila per spese legali.

Che questa sentenza sia di monito a tutti gli operatori che si occupano di minori al fine di garantire agli stessi un equilibrato ed armonioso rapporto con i familiari per un sano sviluppo psico/fisico.

 Avv. Sabina Vuolo

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