26 Aprile 2024, venerdì
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Condannata attivista saudita per i diritti umani

L’attivista 31enne Loujain al-Hathoul, impegnata da anni per i diritti delle donne saudite, è stata condannata a 5 anni e 8 mesi di carcere dal tribunale antiterrorismo dell’Arabia saudita. L’accusa è di seguire usanze straniere e di cooperare con individui che hanno commesso crimini ai sensi delle leggi antiterrorismo. La condanna ha avuto un’eco internazionale ed in molti hanno chiesto il suo rilascio definendo la sentenza scioccante.

Loujain al-Hathloul dal carcere ha iniziato lo sciopero della fame e ha lanciato pesanti accuse: durante gli interrogatori sarebbe stata torturata e aggredita sessualmente da uomini mascherati.

L’attivista si è fortemente battuta affinchè le donne saudite godessero del diritto di guidare, arrivato poi nel 2018 con l’abrogazione della legge che poneva questo divieto.

Lo scorso anno il principe ereditario Mohammed bin Salman ha rallentato alcune restrizioni consentendo alle donne di richiedere un passaporto e viaggiare liberamente senza essere accompagnate da un parente di sesso maschile. Però, questo caso giudiziario è diventato il simbolo della duplice strategia del principe Saudita che da una parte vuole essere riconosciuto come il fautore di radicali riforme sociali in atto nel paese ma dall’altra continua a reprimere gli attivisti che hanno spinto per il cambiamento.

Avv. Sabina Vuolo

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