26 Aprile 2024, venerdì
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Serie A, Napoli e Milan conquistano tre punti: i risultati di domenica 6 dicembre

CROTONE-NAPOLI 0-4(31′ Insigne, 58′ Lozano, 76′ Demme, 91′ Petagna)

  Il Napoli ha, ancora una volta, onorato (vestendo la maglia in versione Argentina) la memoria di Diego Armando Maradona e Lorenzo Insigne non è stato da meno segnando un gol da fuoriclasse assoluto. L’espulsione di Petriccione ha spianato la strada al Napoli che ha chiuso, di fatto, i giochi con la rete di Lozano. Terzo gol a firma di Demme e quarto conclusivo di Petagna. La squadra di Gattuso vince un match comunque insidioso e si porta a 20 punti agganciando la Juventus.

Scelte di formazione un po’ a sorpresa per Gattuso: Mertens a riposo e dentro Petagna. Dentro anche Zielinski Demme con Fabian Politano in panchina. La risposta di Stroppa è affidata al tandem Messias-Simy. I calabresi creano potenziali pericoli ma non riescono a concretizzare in fase di finalizzazione. Al 31’ Zielinski si inventa un tunnel e poi serve Insigne che, a sua volta, lascia partire un destro a giro sul secondo palo che Cordaz può solo cercare di intercettare: palla dentro e Napoli in vantaggio. Il Crotone non demorde, ci prova Simy di testa ma manda a lato. Il Napoli controlla nel finale di primo tempo.

La squadra di Stroppa, anche in 10, non rinuncia a giocare ma viene inevitabilmente punita dal Napoli che può agire in spazi più larghi. Insigne vede l’inserimento di Lozano sul secondo palo, il messicano controlla e da due passi batte Cordaz per il gol del 2-0 che chiude, di fatto, la gara. Il finale di gara è soprattutto accademia con il Napoli che risparmia energie preziose in vista del match decisivo per la qualificazione ai sedicesimi di Europa League contro la Real Sociedad ma trova ancopra il gol grazie a Petagna. Gattuso si gode il terzo posto a 20 punti con la Juve. Crotone ancora senza vittorie in questo campionato.

SAMPDORIA-MILAN 45′ Kessié (M), 77′ Castillejo (M), 82′ Ekdal (S)

Il Milan non si ferma neanche a Marassi e risponde con tre punti alle vittorie di Inter, Juve e Napoli. I rossoneri sanno fare a meno anche di Ibra e Kjaer, come dimostra il 2-1 finale che condanna la Samp al 4° ko nelle ultime cinque ufficiali. È Kessié a dettare il passo prima dell’intervallo, poi il punto esclamativo lo mette Castillejo, decisivo appena entrato. Quella di Ranieri si esprime meglio nella seconda frazione e va vicina al pari nel finale con un ispirato Ekdal, anche lui in campo a gara in corso.

Ranieri si presenta per la prima volta dall’inizio con la coppia d’attacco Gabbiadini-Quagliarella, Adrien Silva è preferito a Ekdal a centrocampo e Tonelli ritrova il suo posto sulla retroguardia al fianco di Alex Ferrari. Pioli deve fare i conti con le tante assenze e sceglie Brahim Diaz nel tridente, completato da Saelemakers e Calhanoglu, alle spalle di Rebic unica punta. In difesa c’è Gabbia al posto dell’infortunato Kjaer, mentre in mezzo al campo Tonali affianca Kessié. La risposta della capolista passa dal destro di Rebic che, prima, subisce il fondamentale recupero di Alex Ferrari che gli sporca la conclusione, poi calcia debole e centrale su una buona palla recuperata sulla trequarti. Nel finale di primo tempo i rossoneri alzano il ritmo e trovano un clamoroso palo con Rebic, bravo a superare Tonelli e anticipare di testa l’uscita del portiere.Allo scoccare del 45’, infatti, un tocco di mano di Jankto vale il rigore che Kessié trasforma, per il suo 4° centro in campionato.

Ranieri cerca di correre subito ai ripari in avvio di ripresa inserendo Ekdal e Damsgaard, mentre Pioli si affida ad Hauge al posto di uno spento Brahim Diaz. Il neo-entrato rossonero prova subito a ripagare la fiducia con un assist per il tiro con l’esterno di Tonali che, lentamente, sbatte sul palo e diventa preda di Audero. A venti minuti dal termine è Thorsby a spaventare gli avversari, con un ottimo inserimento sul cross di Candreva e colpo di testa che finisce di poco oltre la traversa. Pioli decide di puntare sulla freschezza atletica di Castillejo e lo spagnolo, al primo pallone toccato, realizza il raddoppio: Hauge premia il taglio di Rebic, il croato appoggia al centro per il mancino incrociato dell’ex Villarreal. È sempre lo svedese, all’ultimo secondo del recupero, ad andare vicino al clamoroso pareggio, ma il suo colpo di testa in torsione si spegne sul fondo. Il Milan resiste e vince 2-1.

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