29 Marzo 2024, venerdì
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Il nuovo Messale, cosa cambia

Con l’inizio dell’Avvento, nella maggior parte delle diocesi italiane, da domenica 29 novembre, entra in vigore il nuovo Messale. Trattandosi della terza edizione del Messale Romano, dopo il Concilio Vaticano II. Messale revisionato dalla CEI che introdurrà una serie di modifiche alle formule e alle preghiere più popolari e conosciute.

Tra le novità introdotte: “Non Abbandonarci alla tentazione” sostituirà “non indurci in tentazione”, ebbene questo passaggio è stato sempre oggetto di dibattito all’interno del Padre Nostro perché Papa Francesco ha ritenuto che il testo in quel punto appare contrario alla preghiera stessa, al volto paterno di Dio. “Prese il calice colmo del frutto della vite”, nella preghiera eucaristica della Riconciliazione, sostituirà “prese il calice del vino e di nuovo rese grazie”. “ scambiatevi il dono della pace”, nel rito della pace, invece di “scambiatevi un segno di pace”. “ beati gli invitati alla cena dell’Agnello”, al momento della consacrazione, invece della “cena del Signore”.

Dai riti di presentazione al ricordo dei defunti nella preghiera eucaristica vi è l’aggiunta linguistica, a lungo attesa, di “fratelli e sorelle”. Nel Gloria, invece, “pace in terra agli uomini di buona volontà” è sostituito da “pace in terra agli uomini amati dal Signore”. Infine “andate e annunciate il Vangelo del Signore” nei riti di conclusione.

Revisione a cui la chiesa cattolica ci sta lavorando da 20 anni, modifiche fortemente volute per una maggiore fedeltà alle intenzioni espresse dalla preghiera di Gesù e all’originale greco e che da domenica vedrà ufficialmente la luce.

Avv. Sabina Vuolo

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