26 Aprile 2024, venerdì
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Sospese le vendite dei titoli, ed ancora, registrati cali nelle borse asiatiche

Scatta da stamattina il divieto annunciato ieri dalla Consob ad effettuare vendite allo scoperto su tutti i titoli di Piazza Affari, per i prossimi 3 mesi. Il provvedimento fino allo scorso 13 marzo interessava solo alcuni titoli ma da ieri riguarda anche tutte le cosiddette “posizioni corte”, utilizzate per guadagnare in Borsa anche quando i listini scendono, tramite la compravendita di titoli presi a prestito.

A tutto ciò si aggiunge anche l’introduzione di un regime di “trasparenza rafforzata” per i 48 titoli a maggior capitalizzazione e ad azionariato diffuso, che prevede la comunicazione di variazioni sull’azionariato a partire dall’1% per le società più grandi e dal 3% per le Pmi, in luogo rispettivamente del 3 e del 5%. Provvedimenti contro le vendite allo scoperto sono stati adottati anche dalle Autorità finanziarie in Spagna, Francia e Belgio.

Situazione difficile anche per i listini di Asia e Pacifico, ancora una volta legata purtroppo alla diffusione del coronavirus. C’è stato uno calo sulle esportazioni dalla Cina al Giappone, che già da febbraio si sono dimezzate, bloccando anche le attività manifatturiere. Tokyo poi ha ceduto l’1,68%, Shanghai l’1,83% mentre Taiwan il 2,34%.

Più pesanti invece per Seul che ha registrato -4,86% e Sidney -6,43%, legata al prezzo delle materie prime, che a parte l’oro e il minerale di fatto hanno segnato nuovamente il passo. Sotto pressione anche Hong Kong -3,61% e Mumbai -3,94%. Per finire negativi i futures sull’Europa e su Wall Street, in attesa della bilancia commerciale italiana e dell’Ue e dei dati sulle nuove costruzioni di case negli Usa.

Fonte: www.ansa.it

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