Paolo Briguglia e Silvia Ajelli sono i protagonisti di Nel nome del padre di Luigi Lunari, nella messa in scena di Alfio Scuderi, che dal 12 al 24 novembre torna nella Sala Strehler del Teatro Biondo di Palermo dopo il successo della stagione 2016-2017 e a pochi mesi dalla scomparsa dell’autore. Le scene, firmate dallo stesso Scuderi, includono una scultura di Marcello Chiarenza.
TRAMA: Due giovani si ritrovano in un luogo misterioso, dove vogliono liberarsi dai loro drammatici ricordi per approdare a una meritata pace. Rosemary e Aldo provengono da due diversi mondi. Lei è figlia di un uomo molto potente, mentre lui è il figlio di un povero rivoluzionario. Una cosa li accomuna: stanno pagando un durissimo prezzo dovute alla personalità e alle ambizioni dei loro padri. Il dramma si sviluppa intorno al serrato dialogo liberatorio di questi due personaggi, in un luogo dell’anima non ben precisato, quasi una sala d’attesa verso un ipotetico aldilà.
Alfio Scuderi tempo fa spiegò: ”Vogliamo raccontare la storia di un uomo e una donna che si incontrano in uno spazio anonimo, misterioso, indefinito, forse un luogo della mente, una strana anticamera in cui si aspetta qualcosa, forse di incontrare qualcuno. È in questo luogo che i nostri protagonisti ripercorrono le loro storie, ripensano alle loro vite. Due storie vissute in due paesi lontani, con due padri ingombranti alle loro spalle, le cui vicende si intrecciano con le storie dei due rispettivi paesi d’origine. Il teatro dunque fa incontrare questi due ragazzi, cosi socialmente diversi, ma di fatto così simili, tanto da diventare, in questo luogo misterioso, due facce della stessa medaglia, due pezzi di una stessa storia, due vite in una”.
Con la ripresa di questo spettacolo, Scuderi ricorderà Lunari, apprezzato scrittore, traduttore, critico e autore di teatro scomparso lo scorso agosto all’età di 85 anni.
FONTE: www.palermotoday.it