25 Aprile 2024, giovedì
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Rom, il censimento di Salvini? La prima a volerlo fu la sinistra

 

Quando invece a dare il via a un “censimento qualitativo” era Pierfrancesco Majorino e la giunta milanese di sinistra, nessuno aprì bocca. Solito doppiopesismo.

Nel luglio del 2012 l’assessore ai servizi sociali (allora c’era Pisapia, ma Majorino è al suo posto anche con Sala a Palazzo Marino) firmò insieme a Marco Granelli un rapporto dal titolo SintiRom Camminanti. Un progetto per includere le famiglie e i bambini e contrastare irregolarità e illegalità“. Si tratta di un vero e proprio “censimento”, come spiegato dal primo degli obiettivi della nota indicati dai due assessori: “Censimento dei nuclei familiari delle popolazioni Rom, Sinti e Camminanti presenti a Milano“. L’obiettivo della coppia Majorino-Granelli era quello di “intervenire sulle forme di degrado e illegalità diffuse in città nelle aree destinate a campi regolari, contrastare gli insediamenti irregolari già presenti o di recente costruzione anche grazie alla messa in sicurezza delle aree libere attraverso un costante controllo del territorio“. Mica l’avrà scritta Salvini quella nota?

No, ovviamnete. È opera della sinistra. Certo, quello dell’assessore milanese non era una analisi “meramente numerico (quanti sono) ma anche storico – qualitativo“, ma pur sempre di censimento si tratta. Anche perché prevedeva che fosse “aggiornato ogni sei mesi e riguarderà tutto il territorio milanese al fine di conoscere la realtà delle famiglie presenti in tutti gli insediamenti anche precari e mobili“.(fonte il giornale.it)
a cura di Maria Parente
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