26 Aprile 2024, venerdì
HomeNewsEconomia,spiraglio ottimista

Economia,spiraglio ottimista

Gli investitori professionali italiani rimangono ottimisti sulle prospettive dell’economia: il “Sentiment Index” registra infatti un valore pari a 34,5, sostanzialmente invariato rispetto alla precedente rilevazione e sui massimi registrati da settembre. Nel dettaglio delle principali asset class, i tassi di interesse, sia a breve che a lungo termine, sono previsti in ascesa, in particolare negli Stati Uniti mentre si confermano le attese positive sui mercati azionari.

Il sondaggio svolto da CFA Society Italy in collaborazione con Il Sole 24 Ore Radiocor presso i suoi soci tra il 20 ed il 30 novembre 2017, ha visto la partecipazione di 56 intervistati. Più del 94% degli operatori finanziari ritiene stabile o positiva la situazione attuale dell’economia italiana mentre in termini di aspettative sui prossimi sei mesi, risulta praticamente invariata la percentuale di coloro che si attendono un miglioramento, pari al 45,5% del totale, mentre il 43,6% stima condizioni invariate e solo un 10,9% si attende un peggioramento delle condizioni macroeconomiche. La differenza tra coloro che risultano ottimisti sulle prospettive dell’economia italiana, rispetto ai pessimisti, è pari a 34,5, un valore che rappresenta appunto il “Cfa Italy Radiocor Sentiment Index” per il mese di dicembre 2017. Il dato di sintesi si attesta quindi sui livelli massimi registrati da settembre.

economia3_rett.jpg

Dopo che durante il mese di ottobre è stato dato il via al c.d. processo di quantitative tightening, che prevede la riduzione graduale della dimensione del bilancio della Fed, durante la riunione del Fomc del 13 dicembre sarà probabilmente alzato il costo del denaro di 25 punti base per la terza volta quest’anno, portando i tassi americani nel range 1,25%-1,5%». Per quanto riguarda l’Eurozona, superati i vari scogli elettorali del 2017, spiega il gestore, «supportata da una politica monetaria che continuerà a rimanere espansiva almeno sino a metà 2019 e da una politica fiscale che non è più restrittiva, sta registrando livelli di crescita importanti e gli indicatori ad alta frequenza segnalano che nei prossimi mesi la fase di rafforzamento dovrebbe consolidarsi». Per quanto riguarda i livelli dei prezzi, nonostante rimangano ben al di sotto degli obiettivi a cui aspira la Bce, «si sono al momento dissipate le nubi deflazionistiche e il carovita beneficerà nei prossimi mesi degli effetti di effetti di base positivi. L’unico fattore di incertezza è quello della forza della moneta unica che, dovesse continuare il trend di rafforzamento, potrebbe rivelarsi un peso alla crescita».
(Il Sole 24 Ore Radiocor Plus)

Sponsorizzato

Ultime Notizie

Commenti recenti