26 Aprile 2024, venerdì
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La scuola dovrà autovalutarsi

Da settembre ogni scuola sarà tenuta ad autovalutarsi e sarà oggetto di possibili verifiche esterne e di piani di affiancamento nella didattica per recuperare i deficit. A confermare l’avvio del sistema nazionale di valutazione è stata ieri il ministro dell’istruzione, Stefania Giannini, a margine della presentazione dell’ultimo rapporto dell’Invalsi sul rendimento dei ragazzi. La relativa direttiva di avvio del sistema è attesa a ore. Il ministro ha anche gettato acqua sul fuoco delle polemiche in merito alla riorganizzazione degli orari di lavoro dei docenti, «non è all’ordine del giorno», mentre lo sono interventi con decreto legge per consentire ai docenti rimasti bloccati dalla Fornero di andare in pensione, la semplificazione del sistema di reclutamento universitario, un piano di assunzioni dei precari dell’Invalsi. Le altre materie, dalla formazione dei docenti alle scuole aperte anche di pomeriggio, dovrebbero andare nel disegno di legge delega.
Intanto il presidente dell’Invalsi, Anna Maria Ajello, ha illustrato i nuovi dati delle rilevazioni fatte quest’anno con i test somministrati ai ragazzi di II elementare, V elementare, III media e II superiore relativamente a Italiano e Matematica. Si conferma il divario tra Nord e Sud, mentre si registra una performance negli Istituti tecnici del centro-nord, soprattutto in matematica, che è al passo con quelle dei licei. A livello territoriale le regioni che si piazzano in cima alla classifica, per quanto riguarda i risultati sono Friuli Venezia Giulia, Veneto e la provincia di Trento. Si aggiungono le Marche per la loro capacità di miglioramento.

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