29 Marzo 2024, venerdì
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Bank of China sotto la lente della banca centrale cinese per riciclaggio

La banca centrale cinese (People’s Bank of China) sta indagando su Bank of China, uno dei quattro colossi del credito cinese, per le accuse di riciclaggio contenute in un documentario mandato in onda mercoledì scorso su Cctv, China central television, l’emittente televisiva statale cinese. Lo ha confermato all’agenzia Xinhua un portavoce dell’istituto che regola la politica monetaria di Pechino, senza nominare direttamente Bank of China. “Abbiamo visto il documentario sulle operazioni trans-frontaliere del Renminbi di una banca commerciale”, ha dichiarato il funzionario, “e stiamo procedendo alle verifiche relative”. Al centro della vicenda c’è un servizio di circa venti minuti mandato in onda lo scorso mercoledì in cui venivano messi sotto accusa gli uffici della provincia sud-orientale del Guangdong di Bank of China, che attraverso uno strumento noto come “Youhuitong”, introdotto nel 2011, avrebbero favorito l’uscita dalla Cina di ingenti capitali nella valuta del Paese di destinazione. Bank of China ha negato in un comunicato di avere mai praticato riciclaggio nei propri uffici: il sistema “Youhuitong”, ha spiegato il gruppo bancario, rientra in un programma per facilitare gli investimenti all’estero, in base a un esperimento avviato con l’approvazione delle autorità competenti. In base alle leggi vigenti, i singoli correntisti possono trasferire all’estero fino a 50mila dollari (36.762 euro al cambio attuale), mentre attraverso lo Youhuitong possono sforare questo tetto. La tradizionale rigidità normativa del sistema dei trasferimenti di valuta all’estero si sta allentando da alcuni anni per favorire l’uso globale del Renminbi, nome ufficiale della valuta cinese, lo yuan. Nei giorni scorsi, a margine del Forum economico e strategico tra Cina e Stati Uniti, il governatore della banca centrale Zhou Xiaochuan aveva spiegato che per le indagini nei confronti di Bank of China ci sarebbe ancora voluto tempo, mentre nessun commento ufficiale è stato finora fatto dalla State administration of foreign exchange, l’ente statale che regola il sistema dei cambi cinese. Durante la messa in onda del programma, alcuni dipendenti di Bank of China hanno affermato di sapere che il programma “Youhuitong” era illegale e che per questo dovevano mantenere il segreto su tutta l’operazione.

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