26 Aprile 2024, venerdì
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Silvio Fanella ucciso a Roma. Era considerato il cassiere di Mokbel. Ferito uno dei sicari

Silvio Fanella ucciso a Roma. Era considerato il cassiere di Mokbel. Ferito uno dei sicari? Drammatico scontro a fuoco al quartiere Trionfale: un uomo è stato ucciso, un altro è rimasto gravemente ferito (è circolato il nome Giovanni Battista Ceniti, confermato dagli inquirenti e da Repubblica). L’uomo ucciso oggi, giovedì 3 luglio, invia Gandolfi, zona Camilluccia, è Silvio Fanella, già condannato a 9 anni di reclusione nel processo per la maxitruffa da 2 miliardi di euro di Fastweb-Telecom Italia Sparkle. Fanella era legato aGennaro Mokbel, imprenditore al centro di numerose inchieste, ritenuto una delle menti del raggiro.

Fanella, considerato il cassiere di Mokbel, si trovava nell’appartamento al 4° piano della cugina che ci vive con i figli: scontava qui gli arresti domiciliari. Proprio domani, 4 luglio, era prevista un’udienza del processo d’appello. Oggi, invece, si apprende dall’Ansa, Fanella si sarebbe dovuto recare al funerale di uno dei suoi avvocati che si è tolto la vita nei giorni scorsi.

Durante l’agguato Fanella potrebbe aver reagito al fuoco: l’uomo di 29 anni, Giovanni Battista Ceniti, trovato in una pozza di sangue sul luogo del delitto e ferito al gluteo potrebbe essere infatti uno degli aggressori, farebbe parte cioè del commando di sicari oppure essere un conoscente della vittima coinvolto nell’agguato. Le cui modalità fanno pensare a una vera e propria esecuzione. Che sia legato a CasaPound lo hanno dichiarato sia gli inquirenti che il lancio di Repubblica: Gianluca Iannone, responsabile dell’organizzazione di destra, smentisce coinvolgimenti di suoi esponenti a minaccia querele.

“Giovanni Battista Ceniti era un militante di CasaPound fino a qualche anno fa, attivo in Piemonte, prima di essere espulso “per condotta non adatta al movimento”.

A dirlo è il presidente di CasaPound Gianluca Iannone parlando del giovane ferito nell’agguato a Roma . “L’abbiamo cacciato più di 3 anni fa e il suo gruppo venne sciolto, ma non era un dirigente, solo responsabile di una zona in provincia di Verbano-Cusio-Ossola – dice Iannone -. Aveva comportamenti poco seri”.

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