25 Aprile 2024, giovedì
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Microcredito per fasce deboli

Microcredito fino a 10 mila euro ai soggetti appartenenti alle fasce deboli, senza garanzie e a condizioni migliori di quelle di mercato. E per le start-up i finanziamenti agevolati salgono fino a 25 mila euro, ma solo nei primi cinque anni dall’attribuzione della partita Iva. Ristretta poi la platea delle aziende beneficiarie: non sarà applicata la definizione di microimpresa o pmi stabilita dalla Commissione europea, in quanto utilizzando tali criteri rientrerebbero tra i possibili destinatari oltre il 90% delle imprese italiane. La clientela target del microcredito dovrà invece avere meno di 5 dipendenti (10 per le imprese organizzate in forma societaria) ed essere un soggetto “non fallibile” ai sensi della normativa sulle procedure concorsuali. È quanto prevede la bozza di decreto attuativo sul microcredito predisposta dal ministero dell’economia. Lo schema di dm, dopo la consultazione pubblica e il via libera di Banca d’Italia, è stato esaminato dalla sezione consultiva per gli atti normativi del Consiglio di Stato. I magistrati amministrativi, però, con il parere n. 1954/2014 hanno rispedito al Mef il provvedimento, chiedendo alcune correzioni e integrazioni.

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