E’ stato assolto Nicolas Bonnemaison, il medico accusato di aver avvelenato 7 malati terminali, tra il 2010 e il 2011, somministrandogli elevate dosi di sedativo.
La sentenza è stata pronunciata a Pau, nel sud-ovest della Francia. Il giudice, dopo una settimana di processo, ha assolto l’imputato da tutte le accuse, per le quali i procuratori avevano richiesto 5 anni di detenzione (tenendo conto che non si trattava di vero e proprio omicidio).
Il verdetto è stato accolto favorevolmente dal pubblico presente in aula, che si è unito in un lungo applauso; gli stessi parenti delle vittime hanno testimoniato a favore del convenuto. Il dottore, all’ascolto della sentenza, ha reagito con un luminoso sorriso e si è congratulato con l’avvocato. Bonnemaison ha spiegato:“ho agito da medico fino all’ultimo. Fa parte dei doveri del medico accompagnare i pazienti fino alla fine” e si augura che questa sentenza serva da stimolo al dibattito sull’eutanasia.
Il processo, infatti, ha rianimato l’interesse sulla “buona morte“, che per lungo tempo è stato al centro delle tematiche nazionali. Il legale dell’ex convenuto ha affermato: “questa decisione obbligherà i politici ad intervenire più rapidamente per avviare il processo di riforme sulla legislazione del fine vita”.
