Successioni più semplici. Se nell’asse ereditario non sono presenti immobili, fino a 100 mila euro di valore i coniugi e i parenti in linea retta non dovranno presentare al fisco alcuna dichiarazione. La soglia di esenzione quadruplica, quindi, dal momento che oggi l’obbligo di denuncia scatta al superamento dei 25.822 euro (ossia i «vecchi» 50 milioni di lire). È quanto prevede lo schema di dlgs sulle semplificazioni fiscali approvato ieri in via preliminare dal consiglio dei ministri. Il provvedimento amplia ulteriormente le previsioni già contenute nel ddl D’Alia presentato un anno fa, che innalzava l’esonero dalla dichiarazione di successione a 75 mila euro. Viene poi consentito ai contribuenti di allegare alla dichiarazione, invece dei documenti in originale, anche copie non autenticate accompagnate da un’autocertificazione. La novità riguarda, per esempio, atti come il testamento, gli inventari o i giustificativi delle detrazioni o deduzioni fiscali che si trasmettono agli eredi.
Intrastat – Attenuato il sistema sanzionatorio in caso di omissione o inesattezza dei dati statistici negli elenchi Intrastat. Le sanzioni amministrative saranno applicabili alle sole imprese che rispondono ai requisiti indicati in appositi dpr emanati annualmente. A pagare saranno cioè quelle situazioni nelle quali la mancata fornitura dei dati si configura come violazione dell’obbligo di risposta, ai sensi degli articoli 7 e 11 del dlgs n. 322/1989. Le sanzioni saranno applicate una sola volta per ogni elenco Intrastat mensile inesatto o incompleto, a prescindere dal numero di transazioni mancanti o riportate in modo errato. Si ricorda che l’articolo 9 del regolamento Ce n. 638/2004 prevede l’indicazione, oltre che del numero di identificazione individuale dell’operatore e del periodo di riferimento, anche di informazioni quali flusso, codice merce, Paese membro associato, valore dei beni, loro quantità e natura della transazione.
