23 Aprile 2024, martedì
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Voluntary disclosure allargata

La Voluntary disclosure si allarga ai capitali di filiera. Se il provento delle attività costituite illegalmente è stato in parte esportato all’estero e in parte trattenuto in Italia la procedura di collaborazione volontaria potrà essere applicata anche a quest’ultimo caso. Professionisti al riparo da qualsiasi insidia penalistica per il supporto dato anche nella preparazione della domanda di autodenuncia. Apertura, infine, a una forfetizzazione sui frutti finanziari dei capitali decotti. Il governo, ieri, in comitato ristretto, ha sciolto i dubbi esposti dai parlamentari nel corso delle settimane scorse sulla voluntary disclosure e ha ribadito l’intenzione di essere, in questa fase, osservatore, lasciando ai parlamentari la possibilità di preparare le correzioni al testo di legge. Correzioni che si tramuteranno, con ogni probabilità, in emendamenti del relatore, Giovanni Sanga. «Domani (oggi per chi legge, ndr)», spiega a ItaliaOggi, Daniele Capezzone, presidente della commissione finanze della camera, «chiudiamo i lavori in comitato ristretto e torniamo in commissione in sede referente procedendo all’adozione del testo base sulla voluntary e cioè quello presentato dalla maggioranza, a firma di Causi, Io darò», prosegue Capezzone, «termine per gli emendamenti fino al 4 giugno cosicché sia maggioranza sia opposizione potranno fare chiarezza formalizzando le correzioni».

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