20 Aprile 2024, sabato
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Milano. “Pedofilo libero, occhi aperti e spranghe in mano”: rivolta mamme su Fb

“Hanno liberato un pedofilo, occhi aperti e spranghe in mano”. Questo l’appello di una mamma su Facebook che ha scatenato il panico a Milano. Un ragazzo di 20 anni, ex volontario sulle ambulanze, si trova agli arresti domiciliari dopo essere stato fermato per aver molestato due bimbe in un parco. Due episodi in pochi mesi, l’ultimo con una bimba di 7 anni. E i genitori impauriti hanno lanciato sui social network la propria rivolta.

Cesare Giuzzi sul Corriere della Sera scrive:

“«Questo è il pedofilo rilasciato per la seconda volta nonostante sia stato beccato in flagranza di reato. Gira sempre in largo Marinai d’Italia. Occhi aperti e spranghe in mano!», scrive Roberta D’Amato, 38 anni. Dice di aver ricevuto la fotografia dalla presidente dell’Unità educativa 25, Roberta Zorzoli. La segnalazione arriva da una mamma della Corridoni: «Domenica scorsa è stato arrestato un soggetto, colto in atteggiamenti sconvenienti con una bambina di 7 anni incontrata nel parco e subdolamente fatta allontanare dai genitori»”.

Già lo scorso gennaio il ragazzo era finito nei guai per aver molestato una bambina, poi il secondo episodio in parco. La mamma da Facebook avvisa:

“«Il soggetto frequenta scuole, parchi e oratori della nostra zona, si guadagna la fiducia dei genitori con atteggiamenti amichevoli ed apparentemente inoffensivi e poi, appena può, agisce, prendendo di mira le bambine. È importante che vengano segnalati alle autorità tutti gli episodi sospetti, di cui molti sono stati testimoni, che presi singolarmente non hanno peso, ma messi insieme possono delineare meglio il comportamento della persona in questione»”.

Il ragazzo si trova agli arresti domiciliari, ma questo non tranquillizza i genitori e gli utenti sul web insorgono:

“«Questo è da eliminare» (scrive Daniel P.); «Appena lo beccate scassatelo di mazzate, io lo conosco e se lo becco me lo mangio» (Giuseppe D.); «Occhi aperti e spranghe in mano» (Salvo D.); «Pezzo di m…al rogo bast..» (Lino L. R.); «È lui lo schifoso» (Eva C.)”.

Allontanato dall’associazione per cui lavorava come volontario sulle ambulanze del 118, una donna racconta:

“«Era volontario da noi. L’impegno della nostra associazione è stato quello di allontanarlo dopo i fatti di gennaio. È la magistratura che lo ha lasciato libero»”.

Inutili al momento i tentativi di rassicurare i genitori, con Tullio Mastrangelo, comandante della polizia locale di Milano, che rassicura:

“«I genitori stiano tranquilli, non c’è nessun allarme. Questa persona è già ai domiciliari e le indagini stanno proseguendo. I milanese devono avere fiducia nella legge, non affidarsi alla rabbia e a iniziative del genere»”.

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