Dal 2007 al 2013, le immatricolazioni di automobili in Italia sono calate di 1.190.000 unità. In altri termini, il mercato ha registrato un secco -48%, con 15 mesi consecutivi di calo a doppia cifra dalla seconda metà del 2011 alla fine del 2012. Si salva, relativamente, il mercato dell’usato, che pur in flessione ha comunque intercettato una parte dei clienti che non potevano più permettersi un’automobile nuova ed è rimasto sostanzialmente stabile nell’ultimo anno.
I dati, contenuti nella “Analisi del Mercato Italiano 2013” del Centro Studi UNRAE (Unione Nazionale Rappresentanti Autoveicoli Esteri), che rappresentano bene il crollo del mercato auto, conseguenza della crisi economica e delle difficoltà dei conti pubblici (l’ultima ondata di incentivi risale a qualche anno fa), che ha avuto un impatto diretto anche sul settore bancario e assicurativo.
10 MILIARDI IN MENO IN 3 ANNI – Per il mercato finanziario e del leasing italiano, secondo il rapporto “Consumer Automotive Finance Services in Europe” pubblicato dalla societá di consulenza Finaccord, il colpo è stato duro. «Secondo le nostre stime, il valore dei nuovi finanziamenti e dei beni finanziati nel 2012 è stato di quasi 15 miliardi di euro – afferma David Parry, Managing Consultant di Finaccord – contro gli oltre 25 miliardi del 2009. Il dato riguarda i finanziamenti stipulati nel punto vendita e ha visto un calo molto più consistente per quanto riguarda l’acquisto di auto nuove, mentre il mercato dell’usato ha registrato una flessione minore». Il Centro Studi di UNRAE, elaborando dati Assofin relativi ai primi nove mesi del 2013, parla di un totale di finanziamenti per 7,03 miliardi di euro, con un nuovo calo del 6,9% rispetto ai primi nove mesi del 2012: resta però stabile, intorno al 52%, la quota delle auto immatricolate il cui acquisto è finanziato con prestiti finalizzati erogati presso i concessionari.
COME EVOLVE IL FINANZIAMENTO – Una situazione di difficoltà cui il mercato auto e quello finan ziario hanno reagito ampliando la gamma di prodotti offerti per individuare soluzioni più evolute del finanziamento tradizionale, in grado di rispondere meglio alle attuali esigenze del cliente. «I finanziamenti si sono fatti più articolati e offrono al cliente una serie di opzioni – commenta Parry – come la possibilità, alla fine del finanziamento o dopo un tot di rate, di proseguire con il rimborso delle rate o restituire l’automobile al concessionario, che la venderà nel mercato dell’usato, scegliendo un’altra auto nuova e rifinanziando l’acquisto. Per i privati resta anche la possibilità di accedere a leasing operativi o finanziari».
LA “MAPPA” DELLE POLIZZE – Guardando ai prodotti assicurativi collocati attraverso i rivenditori di auto, invece, troviamo un mercato stimato da Finaccord in 1,64 miliardi di euro di premi nel 2012 (il dato esclude, chiaramente, tutte le polizze auto collocate attraverso gli altri canali, ma comprende i contratti di assicurazione degli anni precedenti e ancora in corso). «I prodotti di assicurazione, assistenza e garanzia in Italia sono ampiamente offerti dai rivenditori – spiega Parry – dalla classica polizza auto all’assistenza stradale, comprese polizze CPI, polizze valore a nuovo e contratti di servizio prepagati per le autofficine. Vengono anche venduti prodotti che in altri mercati sono generalmente inclusi in altre polizze, come la polizza danni al conducente e la tutela legale, mentre nell’offerta del Gruppo FIAT troviamo una polizza unica, a copertura (mediante finanziamento) dei costi di gestione del veicolo in caso di perdita dell’impiego, inabilità, ricovero o decesso del proprietario».
OFFERTE BEN SVILUPPATE – Entrambi i settori appaiono quindi ben sviluppati dal punto di vista dell’offerta e presidiati da un buon numero di player. «Fiditalia e Findomestic sono i principali fornitori indipendenti tra i rivenditori, ma il mercato è dominato dalle captive delle case automobilistiche e da joint venture come FGA Capital o Volkswagen Bank – spiega Parry. La crisi ha comunque portato a una riduzione nel numero di società finanziarie e leasing cui si affidano i rivenditori: in media, siamo passati da 2,43 partner nel 2007 a 1,88 nel 2013. Guardando alle coperture assicurative, le società specializzate fanno la parte del leone: Direct Line è la società cui si appoggia FGA Capital, ed è quindi il leader tra i partner delle case automobilistiche, mentre pensando alle compagnie non legate a brand del mondo auto, nelle nostre interviste con i rivenditori Nobis è stata menzionata spesso».
490 EURO DI VALORE PER OGNI AUTO NUOVA – Le società partner delle case automobilistiche hanno comunque sviluppato negli anni offerte molto articolate, che associano un finanziamento alla protezione del veicolo e del guidatore: nell’ultima rilevazione di Finaccord, circa il 75% dei clienti intervistati avevano sottoscritto una copertura assicurativa al credito in bundle con un finanziamento o un leasing. Di fatto, per ogni automobile nuova venduta a un privato presso un rivenditore nel 2012 sono stati generati, in media, 490 euro di “new business” in prodotti finanziari, mentre per ogni auto usata venduta (sempre tramite il canale autoconcessionaria) la cifra scende a 165 euro. Le previsioni di UNRAE per il 2014 sono moderatamente positive: dovrebbero essere immatricolate 1.335.000 autovetture, con una crescita del 2,4%.
COME AVERE IL REPORT “CONSUMER AUTOMOTIVE FINANCIAL SERVICES IN ITALY”
Il Report “Consumer Automotive Financial Services in Italy” di Finaccord, da cui sono stati estratti i dati relativi ai prodotti finanziari e assicurativi venduti contestualmente alle automobili nel mercato italiano, può essere acquistato in edizione digitale (in lingua inglese) contattando la redazione di AziendaBanca allo 02/36572331 o all’indirizzo email bbotti@aziendabanca.it