26 Aprile 2024, venerdì
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Roma, la beffa dei rimborsi Il comune stanzia solo 10 milioni di euro

I fondi da sbloccare dai vincoli del patto di stabilità – 60 milioni di euro destinati alla manutenzione straordinaria delle fognature, annunciati ieri da Ignazio Marino in consiglio comunale
e una richiesta d’aiuto al governo, con la dichiarazione dello stato di emergenza chiesta formalmente dal governatore Nicola Zingaretti al consiglio dei ministri. La reazione del Campidoglio all’ondata eccezionale di maltempo, e ai danni che ha lasciato sul terreno, si limita a un appello allo Stato, affinché tenda la mano alla Capitale. Ma fondi per risarcire i privati, al momento, non ce ne sono: l’amministrazione ha stanziato appena dieci milioni, di cui cinque destinati ai Municipi, e questa decisione è bastata per mettere in crisi la giunta.

LO STRAPPO
Lunedì la riunione dell’esecutivo sull’emergenza maltempo è stata caratterizzata dall’iniziativa di Daniela Morgante, che ha lasciato in anticipo la sala delle Bandiere in polemica con la decisione della giunta di stanziare fondi straordinari per i Municipi. Lo strappo non è piaciuto a Marino, che già in passato ha dovuto più volte mediare tra l’assessore al bilancio e il resto dell’esecutivo (in particolare il responsabile della mobilità Guido Improta) che mal sopporta l’impostazione della Morgante, definita «troppo ragionieristica». L’irrigidimento dei rapporti tra sindaco e assessore riporta a galla l’ipotesi di un prossimo rimpasto, reso però difficile dal fatto che la Morgante ha già impostato la manovra 2014, con una forte impronta personale, e sostituirla adesso significherebbe ripartire (quasi) da zero.

IL CONSIGLIO
Ieri l’assemblea capitolina, dopo l’intervento di Marino in aula, ha approvato all’unanimità una mozione, presentata dai gruppi Pd e Sel, per richiedere al sindaco di intervenire per «attenuare i vincoli del patto di stabilità». In particolare la mozione chiede di allentarli almeno «su tre questioni: il dissesto del territorio, la manutenzione delle scuole e la messa in sicurezza delle strade». Prima della seduta Giovanni Quarzo e Giordano Tredicine hanno consegnato a Marino maschera da piscina, cuffia e braccioli. «Abbiamo offerto degli strumenti al sindaco per stare più vicino ai cittadini in questo momento di particolare difficoltà», ironizza Quarzo.

LA PROPOSTA
Gianni Alemanno ha presentato una mozione, sottoscritta dall’opposizione, per istituire «una commissione di indagine che accerti le motivazioni reali della mancata allerta meteo nella giornata di giovedì e la sottovalutazione della gravità degli eventi del 31 gennaio». L’ex sindaco ha consegnato a Marino una sorta di dossier su tutte le richieste dei cittadini di Prima Porta dopo l’alluvione.

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