Un dato preoccupante dell’eventuale trasferimento sarebbe certamente anche l’impoverimento del tessuto socio-economico legato alla fornitura di beni e servizi alla caserma, e più in generale al commercio e al settore immobiliare, a fronte dei quali restano i vincoli delle servitù militari che limitano lo sviluppo delle attività produttive (in particolare dell’agricoltura).
Inoltre, come ha ricordato qualche giorno fa il presidente della sezione Anai di Maniago Savatore Parisi, «E’ difficile dimostrare che la soluzione sia economica e vantaggiosa per esercito ed economia nazionale. Non rientra nella politica della spending review in quanto il reparto di Maniago sarà sostituito dall’8° reggimento trasporti a Remanzacco, ubicato a circa 60 chilometri da Pordenone, sede della brigata Ariete. Inoltre, non si capisce come mai, il 24° reggimento di manovra in Merano, distante oltre 400 chilometri da Udine, sia stato destinato a diventare il supporto logistico della brigata alpina Julia al posto del Reggimento di Remanzacco, che dista soli 5 chilometri da Udine».
Mi auguro perciò che il Parlamento, approvando il mio ordine del giorno, possa impegnare il ministero a stabilire strategie di revisione delle forze armate coerenti con il rispetto dei valori di risparmio effettivo e del rispetto dei valori e delle risorse del territorio.
Trasmesso e pubblicato
Ufficio Stampa
on. Giorgio Zanin