19 Aprile 2024, venerdì
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L’occupazione temporanea non fa versare il Trise

Trise a carico dei proprietari se la detenzione degli immobili da parte di altri soggetti è temporanea. Gli inquilini, infatti, non pagheranno la Tari e la Tasi se il periodo di occupazione dell’immobile non supera i 6 mesi nel corso dello stesso anno solare. Sono queste le previsioni contenute nella bozza della legge di stabilità. Per locazioni o comodati di breve durata, dunque, sono tenuti al pagamento i titolari degli immobili. Il Trise contiene al suo interno due tributi diversi: il primo, denominato Tari, serve a coprire i costi relativi al servizio di gestione dei rifiuti urbani e dei rifiuti assimilati avviati allo smaltimento, svolto in regime di privativa comunale; mentre il secondo, denominato Tasi, è diretto a recuperare i costi che l’amministrazione comunale sostiene per garantire i servizi indivisibili (trasporto, illuminazione pubblica e così via). Entrambi i tributi, però, sono a carico dei titolari degli immobili se la detenzione è temporanea. In base al disegno di legge si considerano temporanee le occupazioni, normalmente dipendenti da contratti di locazione o comodato, non superiori a sei mesi nel corso dello stesso anno solare. Qualora non venga superato questo limite temporale, il tributo è dovuto solo dal possessore dei locali e delle aree a titolo di proprietà, usufrutto, uso, abitazione e superficie.

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