Purtroppo, nel nostro Paese, non esiste, una normativa uguale per tutte le regioni e ciò costringe il turista a dover consultare i vari regolamenti locali per sapere come muoversi e dove sostare.
Bisogna sapere che la normativa cambia da Regione a Regione, a volte sono anche i singoli Comuni a dettare le regole.
La gestione del settore turistico, che comprende quindi i pernottamenti temporanei, è stata trasferita alle Regioni (D. Lgs. 31/3/1998 n. 112) il che ci lascia con 20 situazioni diverse.
Ebbene, il campeggio libero in Italia è vietato ma ci sono comunque diverse eccezioni che ci permettono di passare una notte in piena natura.
Alcuni comuni consentono il campeggio libero previa richiesta o notifica dell’ufficio sindacale;
Alcuni Enti di parchi naturali permettono il bivacco all’aperto, ad esclusione delle zone protette, sottoposte a restrizioni di accesso;
Ad esempio in montagna il bivacco è consentito al di sopra una certa altitudine e lontano dai rifugi.
Ci sono comuni che predispongono spazi appositi liberi e gratuiti per chi vuole praticare il campeggio libero con tende, van, roulotte o camper.
Attenzione!
non è legale campeggiare:
in un’area privata, a meno che il proprietario non acconsente espressamente;
in determinate aree pubbliche, come piazze, parchi comunali o vie di transito.