30 Aprile 2024, martedì
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Caso Binance-FTX



A cura di Pietro Molisano 
 
Il default dell’exchange FTX del presunto milionario e grande esperto di finanza Sam Bankman-Fried (d’ora in poi, SBF) è l’argomento del giorno e sta causando problemi a catena, date le ramificazioni che SBF aveva costruito con altre blockchain ed exchanges.

I media addossano tutta la colpa del default a SBF, facendo passare l’altro protagonista della vincenda, il CEO di Binance, Changpeng Zhao (d’ora in poi CZ), come una pura verginella.

In realtà questa vicenda rientra nella categoria dei default programmati da entità nemiche attraverso ondate di vendite di un token. Insomma, è molto simile all’attacco subito da Terra-Luna nel maggio scorso.

Nel caso di Terra-Luna, le ondate di vendite sono state fatte da entità di cui non si conosce il volto. Una volontà distruttrice che puo’ essere attribuita a un vasto ventaglio di attori, dal semplice rivale invidioso all’operatore istituzionale prezzolato.

Nel caso di FTX invece il “cattivo” ha un nome e un volto: il CEO di Binance, Changpeng Zhao.

L’unica colpa che possiamo al contrario attribuire alla vittima, ossia a Sam Bankman-Fried è una incredibile ingenuità.

Per anni, i rapporti tra SBF e CZ sono stati amichevoli. In effetti, CZ aveva persino investitonello sviluppo dell’exchange rivale FTX (mai fidarsi dei “regali” dei concorrenti, soprattutto di questiconcorrenti…).

Nel tempo pero’ erano già emerse delle differenze di vedute fra i due, ad esempio quando SBF, nell’entusiasmo del “parvenu” appena ammesso nei salotti buoni, aveva caldeggiato una regolamentazione per le DeFi da parte delle entità regolatorie americane.

CZ, che conosce il problema fin dagli inizi, non aveva gradito questa inutile concessione che andava a “svegliare il can che dorme”. 

E’ già complicato per le autorità americane mettersi d’accordo sulle istanze esistenti sul tappeto, come ad esempio decidere se le cripto sono valute o titoli di borsa. Non è proprio necessario andare ad aggiungere altri argomenti di confusione, specialmente nel campo molto delicato delle DeFi in cui si gioca l’ultima partita per l’anonimato degli utenti.

Non è questo tuttavia il motivo per cui CZ a un certo punto ha deciso che era il momento di distruggere il suo rivale.

In realtà, non sapremo mai perché CZ abbia scelto proprio questo momento.

Sappiamo solo che, grazie all’ingenuità di SBF, buttare giu’ il suo exchange è stato un gioco da ragazzi. Molto piu’ facile che distruggere Terra-Luna.

Infatti, quando CZ ha deciso di vendere le sue quote dell’investimento fatto sull’exchange rivale, tali quote sono state pagate nel token nativo di FTX chiamato “FTT”.

Credo che questa forma di pagamento sia stata concordata fin dall’inizi e che quindi CZ sapeva beneche ritirandosi dall’affare si sarebbe accaparrato gli FTT necessari a iniziare la tipica ondata di vendite distruttive di cui parlavo.

SBF dal canto suo sapeva bene che il token FTT è solo un gettone usato dagli utenti del suo exchange per avere degli sconti sulle commissioni e che quindi non era certo una criptovaluta liquida, né collateralizzata.

Per capirci: il token Terra era una vera e propria criptovaluta liquida, usata da migliaia di utenti e anche collateralizzata, anche se non a livelli sufficienti da evitare le vendite programmate che sono state fatte contro di esso.

Se è stato possibile buttare giu’ Terra, quanto piu’ facile è stato distruggere il valore di FTT, un token molto meno liquido e praticamente privo di collaterale.

Quindi possiamo dire che SBF non solo ha pagato il suo rivale con le munizioni necessarie per ucciderlo, ma ha anche scelto le munizioni piu’ efficaci, cioè un token facilissimo da dumpare sul mercato.

È un po’ come se Nike pagasse Adidas con le azioni Nike. Ciò darebbe ad Adidas il potere di distruggere Nike in borsa, inondando il mercato con quelle azioni.

Ed è proprio così che sono andate le cose.

Davvero è possibile pensare che CZ abbia fatto tutto questo per le ragioni umanitarie diffuse sui media?

Solo chi non conosce il mercato delle criptovalute puo’ pensare una sciocchezza del genere…

La vicenda Binance-FTX è solo l’ultimo delle migliaia di casi simili già avvenuti in passato.

La riedizione delle tipiche dispute senza esclusioni di colpi con cui gli operatori del settore si contendevano il mercato agli inizi della sua storia.

E ti confesso una cosa: il “caso” Terra-Luna mi aveva preoccupato molto piu’ di questo

In quel caso infatti non si conosce l’entità malevola autrice del crimine.

Per quanto ne sappiamo, poteva trattarsi di agenti pagati da entità istituzionali; il che sottintendeva una possibile volontà istituzionale di danneggiare le criptovalute.

Il caso Binance-FTX invece, come dicevo, è molto piu’ banale.

Sappiamo l’autore del crimine e anche le sue motivazioni.

Un crimine commesso per interessi personali certo porta discredito alla reputazione del settore cripto, ma è meno preoccupante di una eventuale pianificazione distruttiva condotta nei piani alti della politica e della finanza.

In questo caso credo si possa escludere il rischio che le frange anticripto della politica abbiano ordito un “colpo di stato” nell’ombra. Si tratta “solo” di criminalità comune…

E come il caso Terra-Luna ha fatto da apripista ai rialzi estivi, ancora di piu’ questo sgradevole incidente anticiperà un possibile trend a rialzo che già si intravede nelle borse tradizionali e che si sta formando sull’onda dei buoni risultati pubblicati ieri sull’inflazione.
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