Dopo diversi anni senza allerta né, per fortuna, gravi incidenti a impianti industriali, le avevamo quasi dimenticate. Eppure le diossine sono ancora un pericolo per la nostra salute perché insieme ai policlorobifenili (Pcb), altre sostanze tossiche utilizzate per anni e poi abbandonate dall’industria, sono inquinanti molto persistenti, che rimangono nell’ambiente ed entrano ancora oggi nella catena alimentare. Una contaminazione che non ha odore né sapore ma che può mettere a rischio la nostra salute, soprattutto se ne veniamo continuamente esposti. Questi sono i 10 alimenti maggiormente contaminati da diossine e Pcb diossina-simili:
- Alici 163
- Cozze 88
- Spigola 53
- Trota 43
- Sardine sott’olio 30
- Crescenza e stracchino 9
- Formaggio spalmabile 7
- Mozzarella 6
- Grana e Parmigiano 6
- Emmenthal 5
I Pcb, sono molecole simili alle diossine come struttura chimica ed effetti sulla salute. Ma a differenza delle diossine, venivano prodotte intenzionalmente per usi industriali. L’accumulo nell’organismo di queste sostanze è responsabile di diversi processi patologici. Queste, possono agire sul sistema riproduttivo, ossa, denti e non solo, portando a una modifica delle cellule.