30 Aprile 2024, martedì
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RIFORMA PENSIONI 2018/ La fregatura per le donne con la proposta Lega-M5s

Repubblica prova a spiegare come funzionerà il taglio delle pensioni d’oro ipotizzato da Lega e Movimento 5 Stelle. “Le pensioni pubbliche e private, passate e future sopra gli 80 mila euro lordi all’anno subiranno una penalizzazione. La parte retributiva degli assegni sarà ridotta in relazione all’età in cui ci si è pensionati. Prima te ne sei andato o te ne andrai, più ti colpisco”, scrive Valentina Conte, spiegando che “l’età di uscita di riferimento non è quella vigente all’epoca in cui uno è andato in pensione. Ma una nuova età, ridefinita applicando in modo retroattivo la speranza di vita attuale indietro sino agli anni ‘70”.Riforma pensioni 2018, Lapresse

La giornalista fa quindi due esempi, usando i calcoli di Stefano Patriarca, esperto di previdenza e fondatore di Tabula. “Nel 1995 l’età per andare in pensione di vecchiaia era di 62 per gli uomini e 57 per le donne. Quella ricalcolata dai gialloverdi è 64 anni. Ecco che scatta la penalizzazione, fortissima per le donne che però non potevano far altro che andare in pensione a 57 anni”: il taglio sarà di circa il 20%. Il secondo esempio riguarda il futuro: “Supponiamo che un alto ufficiale dell’Esercito, al lavoro da quando ha 19 anni, decida di andare in pensione nel 2019 a 62 anni, dopo 43 anni di servizio. Lo può fare. Ma se il suo assegno è sopra i 4 mila euro netti, allora sarà tagliato del 14,5% perché si trova a 5 anni da quota 67, l’età di vecchiaia prevista dalla legge”. “Vengono colpite le donne soprattutto, come pure militari e poliziotti che potevano andare in pensione prima”, è la sintesi di Patriarca.

a cura di Vincenzo Catapano

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