Uno sciopero nazionale di 4 ore in data ancora da decidere. Con articolazioni territoriali per tutto il mese di novembre. La Legge di stabilità approda in parlamento e Cgil-Cisl e Uil colgono l’occasione per fare pressing sui deputati e sui senatori per ottenere modifiche importanti. Come hanno deciso oggi Susanna Camusso, Raffaele Bonanni e Luigi Angeletti, che dopo una riunione mattutina hanno attaccato la manovra messa a punto dal governo guidato da Enrico Letta: “E’ una legge che condanna il Paese alla stagnazione”, hanno detto i tre leader sindacali, nel corso di una conferenza stampa unitaria. “Perciò indiremo scioperi con manifestazioni a livello territoriale nel prossimo mese, con l’obiettivo di influenzare il dibattito parlamentare”. A metà novembre, i tre leader faranno “il punto con i consigli generali”, hanno spiegato. I numeri uno di Cgil, Cisl e Uil si sono augurato che “la campagna serva e produca risultati”.
“Rispetto alle nostre richieste il governo ha fatto passi nella giusta direzione con la legge di stabilità varata nei giorni scorsi, ma si tratta di interventi assolutamente insufficienti. Direi buono il metodo, scarso per ora il risultato. Spero non ci siano porcate in parlamento”.