21 Novembre 2025, venerdì
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Maduro tende la mano a Trump

Il presidente venezuelano invoca una nuova stagione di dialogo e stabilità nel continente americano

Nel cuore di Caracas, accompagnato dal frastuono compatto di una marcia filogovernativa, Nicolás Maduro ha scelto di rivolgere direttamente al presidente degli Stati Uniti Donald Trump un messaggio che suona insieme come appello, sfida e dichiarazione d’intenti. Il leader venezuelano ha invitato Washington a condividere un obiettivo che, nelle sue parole, dovrebbe superare contrapposizioni politiche e tensioni geopolitiche: la pace nel continente americano.

Maduro ha parlato con toni solenni, caricando la piazza di un registro quasi programmatico. Ha scandito il suo rifiuto delle guerre che negli ultimi decenni hanno segnato il panorama internazionale. Ha evocato la Libia come monito, ha fatto riferimento all’Afghanistan come ferita ancora aperta e ha chiesto apertamente la fine di ogni conflitto senza prospettiva. Nel suo discorso si è fatta strada l’idea di un continente che possa scegliere una strada alternativa, affidata al dialogo e non all’escalation.

Alla domanda se avesse un messaggio da indirizzare al presidente statunitense, Maduro ha risposto con una formula volutamente semplice, quasi a voler ridurre l’essenza della diplomazia a due sole parole: Yes, peace. Una ripetizione che, per il capo di Stato venezuelano, dovrebbe rappresentare il filo conduttore di un rapporto possibile, al di là delle frizioni che negli ultimi anni hanno segnato le relazioni tra Caracas e Washington.

Maduro ha anche voluto dissipare i timori sulla possibilità di un intervento militare straniero. Ha sostenuto di non essere preoccupato e di essere concentrato sulle priorità interne, in particolare sul governare con la pace, come ha sottolineato al termine del suo intervento. Una dichiarazione che suona come una professione di stabilità e un invito a leggere la postura del governo venezuelano non come difensiva, ma come orientata a una gestione ordinata del Paese.

Nella capitale venezuelana, quel messaggio si è innestato in un contesto di mobilitazione, con migliaia di sostenitori radunati per dimostrare fedeltà al governo e ribadire un’immagine di compattezza politica. Dietro le parole di Maduro, resta il tentativo di ritagliarsi un ruolo nel dibattito geopolitico del continente e di proporsi come interlocutore a un’amministrazione americana con cui i rapporti restano complessi e spesso conflittuali. Ma il gesto, nelle intenzioni del leader chavista, punta a riaprire uno spiraglio di dialogo laddove la diplomazia tra i due Paesi ha spesso inciampato.

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