18 Luglio 2025, venerdì
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“Vi prego, ho la Maturità”: la multa al maturando in ritardo che commuove (ma non i vigili)

Roma, un giovane studente lascia un messaggio sul cruscotto per evitare la contravvenzione: "Ho girato per 20 minuti". Ma l'appello resta senza esito: al ritorno trova la multa.

Roma, mattina di metà giugno. La città già bollente, le strade trafficate, i clacson nervosi e le lancette che corrono più veloci del solito. Per uno studente alle prese con la prima prova della Maturità, ogni minuto può sembrare eterno. E così, nel quartiere San Paolo, un giovane maturando si è trovato intrappolato nella routine più temuta da ogni automobilista romano: la ricerca disperata di un parcheggio.

Dopo aver girovagato per una ventina di minuti senza successo, e con l’ansia dell’esame che incombeva, lo studente ha deciso di fermarsi sulle strisce blu senza pagare. Prima di correre verso l’ingresso del liceo, però, ha lasciato un biglietto sul cruscotto, rivolto direttamente ai vigili urbani: “Vi prego, ho la Maturità. Ho girato per 20 minuti”. Una supplica semplice, scritta con urgenza, forse nella speranza che il senso umano potesse, per una volta, avere la meglio sulla burocrazia.

Ma il gesto, notato da un passante e poi rilanciato dal Messaggero, non ha avuto l’effetto desiderato. Al ritorno, dopo la prova scritta, il ragazzo ha trovato sul parabrezza la temuta contravvenzione. I vigili, ligi al regolamento, hanno lasciato la multa senza cedere all’emozione.

Una piccola storia, certo. Ma che racchiude in sé il contrasto quotidiano tra norme e necessità, tra rigore e comprensione, tra ciò che si deve fare e ciò che si vorrebbe fare. È anche la fotografia di una città dove, spesso, le regole non fanno sconti nemmeno nei giorni che segnano una tappa cruciale nella vita di un giovane.

In tanti sui social hanno espresso solidarietà al maturando multato, trasformando quell’appello manoscritto in un simbolo della fatica e della tensione che ogni studente vive in quei giorni. Un episodio che, al netto della multa, ha comunque lasciato il segno – più nel cuore dei cittadini che nelle tasche del Comune.

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