Gli scioperi ferroviari nazionali previsti per sabato 17 maggio sono stati differiti dopo il confronto tra il Ministero delle Infrastrutture e dei Trasporti, la Commissione di garanzia sugli scioperi e le sigle sindacali coinvolte — Usb, Assemblea Nazionale Pdm/Pdb e Sgb. Una decisione che, come comunica il MIT, permette di salvaguardare il diritto alla mobilità dei cittadini in uno dei fine settimana più intensi dell’anno per eventi pubblici e manifestazioni internazionali.
A pesare sulla scelta, oltre al pressing istituzionale, l’eccezionale concentrazione di appuntamenti di rilevanza mondiale: la messa di intronizzazione di Papa Leone XIV in piazza San Pietro, il Gran Premio del Made in Italy e dell’Emilia-Romagna a Imola e gli Internazionali BNL d’Italia di tennis a Roma.
Il nodo della partecipazione: 900 mila persone in movimento
La Commissione di garanzia sugli scioperi aveva lanciato un chiaro appello ai sindacati, sottolineando la necessità di garantire la funzionalità del servizio ferroviario in giornate in cui sono attesi oltre 900.000 spostamenti legati ai tre grandi eventi.
In particolare:
- Circa 250.000 fedeli e decine di capi di Stato e di governo sono attesi nella capitale per assistere, domenica 18 maggio, alla messa inaugurale del pontificato di Papa Leone XIV.
- Il Gran Premio di Formula 1 di Imola, in programma tra il 17 e il 19 maggio, porterà nella cittadina emiliana oltre 220.000 spettatori da tutta Italia e dall’estero.
- Gli Internazionali BNL d’Italia, in pieno svolgimento al Foro Italico, muoveranno nella capitale almeno 400.000 appassionati durante il fine settimana clou del torneo.
Il MIT: “Scelta responsabile per il Paese”
Soddisfazione è stata espressa dal Ministero delle Infrastrutture e dei Trasporti, che in una nota ha ringraziato le sigle sindacali per la disponibilità dimostrata:
“La decisione di differire lo sciopero testimonia un approccio costruttivo e collaborativo, nell’interesse generale del Paese. È stata trovata una soluzione di equilibrio tra il diritto alla protesta e la necessità di garantire servizi essenziali in giornate di forte pressione sul sistema della mobilità”.
Il compromesso che evita il caos
Il timore era che, senza interventi, l’astensione dal lavoro ferroviario potesse provocare gravi disagi ai viaggiatori, paralizzando i collegamenti verso Roma, Imola e altre grandi città coinvolte negli eventi. Da qui l’urgenza di un’intesa che evitasse uno scenario di caos.
Pur senza rinunciare alle rivendicazioni che avevano motivato lo sciopero, le organizzazioni sindacali hanno scelto di posticipare la mobilitazione, riconoscendo “l’eccezionalità della situazione logistica e istituzionale”.
Il precedente e il messaggio
La scelta di differire lo sciopero non è solo una risposta contingente: rappresenta un precedente significativo per la gestione dei conflitti sindacali in presenza di grandi eventi pubblici. Rilancia inoltre il tema della compatibilità tra diritto allo sciopero e servizi essenziali, soprattutto in settori strategici come il trasporto pubblico.
Con la protesta rinviata, i treni circoleranno regolarmente in uno dei weekend più complessi del 2025, assicurando l’arrivo e il rientro di centinaia di migliaia di persone. Un sollievo per chi viaggia, un messaggio per la politica, un punto di partenza per un dialogo che dovrà proseguire.