12 Maggio 2025, lunedì
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Liste d’attesa infinite e cure a pagamento: Majorino (PD) accusa Meloni di “immobilismo sanitario e sprechi in Albania”

Il dirigente dem attacca il governo: “Ottocento milioni buttati in un progetto estero irrealistico mentre le liste d’attesa crescono e la sanità pubblica affonda”

ROMA – “Un immobilismo che penalizza i cittadini e favorisce solo chi può permettersi di pagare”. È un j’accuse durissimo quello lanciato da Pierfrancesco Majorino, membro della segreteria nazionale del Partito Democratico, contro il governo Meloni, accusato di trascurare la sanità pubblica e di alimentare, con scelte discutibili, le disuguaglianze nell’accesso alle cure.

Il bersaglio dell’ex eurodeputato è duplice: da un lato, la crescente emergenza delle liste d’attesa nei servizi sanitari pubblici; dall’altro, il discusso progetto dei Centri sanitari in Albania, su cui l’esecutivo ha investito 800 milioni di euro. “Una scelta delirante”, l’ha definita Majorino, che punta il dito contro quella che considera una priorità del tutto fuori asse rispetto ai reali bisogni dei cittadini italiani.

“Meloni butta via centinaia di milioni in un progetto estero tanto ambizioso quanto irrealizzabile, e nel frattempo rimane immobile davanti a uno dei drammi più concreti e sentiti della sanità pubblica: l’impossibilità, per milioni di persone, di ottenere una visita specialistica o un esame diagnostico in tempi accettabili”, dichiara Majorino in una nota diffusa ieri.

Secondo il dirigente del PD, la combinazione tra lunghe attese e carenza di investimenti strutturali nella sanità sta generando un effetto a catena devastante: “Il risultato – sottolinea – è un vero e proprio ricatto ai danni dei cittadini: ‘volete curarvi? Allora pagate’. Si alimenta così un sistema che produce nuove e odiose disuguaglianze, colpendo soprattutto chi ha meno possibilità economiche”.

Il riferimento è alle sempre più frequenti rinunce alle cure da parte di chi non può permettersi le alternative a pagamento, mentre aumentano le segnalazioni di ritardi e disservizi in tutta Italia. Il caso dell’accordo con l’Albania, che prevede la realizzazione di strutture sanitarie destinate ad accogliere pazienti italiani per alleggerire il carico delle strutture nazionali, è stato fin dall’inizio oggetto di critiche trasversali per la sua incerta attuabilità e per l’opacità dei dettagli operativi.

“Questa è una politica che non ha nulla di strategico – attacca Majorino – ma molto di propagandistico. Si fanno annunci roboanti per coprire il vuoto di idee e azioni concrete. Intanto, i pronto soccorso scoppiano, i medici scappano e le famiglie si indebitano per avere ciò che dovrebbe essere garantito dalla Costituzione: il diritto universale alla salute”.

Il PD ha annunciato che continuerà a monitorare e denunciare il degrado del sistema sanitario, chiedendo al governo di rivedere le sue scelte di spesa e di concentrare risorse e riforme sulle priorità interne, a partire dalla riduzione delle liste d’attesa e dal rafforzamento della medicina territoriale.

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