3 Giugno 2025, martedì
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Trappola mortale in Colombia: il biologo italiano adescato via app e ucciso da una banda di rapinatori

Alessandro Coatti, 39 anni, sarebbe stato attirato con un falso profilo su una piattaforma di incontri. Quattro persone identificate come responsabili del brutale omicidio.

Emergono inquietanti dettagli sull’omicidio di Alessandro Coatti, il biologo italiano di 39 anni assassinato in Colombia. Secondo quanto riportato da fonti investigative locali, l’uomo sarebbe stato vittima di un adescamento tramite una piattaforma di incontri online. Un falso profilo lo avrebbe convinto a lasciare l’albergo in cui alloggiava nel centro di Santa Marta, per poi cadere in un agguato mortale.

Ad attendere Coatti non c’era un appuntamento galante, ma una banda specializzata in rapine a danno di turisti stranieri. Secondo la ricostruzione, il biologo sarebbe stato drogato, derubato e successivamente ucciso con brutale violenza. Il suo corpo è stato smembrato e abbandonato in una casa disabitata nel quartiere di San José del Pando, dove gli inquirenti hanno rinvenuto importanti tracce di sangue.

Le autorità colombiane hanno identificato quattro persone ritenute responsabili del delitto, al momento ricercate a piede libero. Sono già state eseguite diverse perquisizioni nell’ambito dell’indagine, che ha escluso – almeno per ora – il coinvolgimento di gruppi paramilitari di destra o di bande legate al narcotraffico, ipotesi inizialmente vagliate dagli investigatori.

Alessandro Coatti era arrivato in Colombia il 3 aprile scorso, da solo, per un viaggio che si è trasformato in tragedia. La dinamica della sua morte getta nuova luce sulle insidie legate all’uso di app di incontri in Paesi ad alta incidenza criminale, dove i turisti possono diventare facili prede di organizzazioni criminali.

Le indagini proseguono serrate, mentre l’Italia, attraverso la propria rappresentanza diplomatica, segue da vicino l’evolversi della vicenda per garantire che venga fatta piena luce sulla sorte del giovane connazionale.

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