25 Giugno 2025, mercoledì
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Un pianoforte in corsia: musica e speranza per i piccoli pazienti del Policlinico Federico II

Il 6 giugno, l’azienda Kiranet dona uno strumento musicale alla Chirurgia Pediatrica di Napoli, in collaborazione con Unicef: un gesto di solidarietà che unisce tecnologia, arte e umanità

NAPOLI — La musica come medicina dell’anima, il suono come ponte tra dolore e speranza. Accade al Policlinico Federico II di Napoli, dove il prossimo 6 giugno 2025, alle ore 13:00, il reparto di Chirurgia Pediatrica diretto dal professor Ciro Esposito si arricchirà di un nuovo e insolito “strumento terapeutico”: un pianoforte.

A donarlo sarà l’azienda Kiranet, eccellenza campana nel campo delle soluzioni tecnologiche per la sanità, da sempre attenta all’innovazione con ricadute sociali concrete. L’iniziativa, promossa in collaborazione con il Comitato Unicef Campania e il team medico dell’UOC di Chirurgia Pediatrica, è la prima del genere in Campania.

Il pianoforte verrà collocato presso il primo piano dell’Edificio 11A del plesso ospedaliero di via Sergio Pansini, 5. L’obiettivo è tanto semplice quanto rivoluzionario: offrire ai piccoli pazienti uno spazio espressivo e creativo capace di alleviare ansia, stress e sofferenze legate al percorso ospedaliero e post-operatorio.

«La musica in corsia – spiega il professor Ciro Esposito, fresco di nomina a presidente della Società Americana di Chirurgia Endoscopica Pediatrica – è una forma di cura complementare che non solo migliora il benessere psicologico dei bambini, ma crea un ambiente più umano, empatico, accogliente per tutti: degenti, familiari, medici».

Alla cerimonia di inaugurazione parteciperanno, oltre al primario Esposito, Emilia Narciso, presidente del Comitato Unicef Campania, Raffaele Chianese, direttore generale di Kiranet, e un ospite d’eccezione, che offrirà una performance musicale dedicata ai piccoli ricoverati.

Il gesto di Kiranet va oltre il confine della singola donazione. L’azienda, infatti, ha annunciato anche un contributo economico a favore di Unicef per i bambini di Gaza, ribadendo un impegno a tutto tondo verso l’infanzia, tanto a livello locale quanto internazionale.

«Siamo convinti – sottolinea Chianese – che la tecnologia debba camminare al fianco dell’umanità. Donare un pianoforte a un reparto ospedaliero significa credere nella bellezza come parte integrante del percorso di cura».

L’iniziativa rientra in una visione più ampia di medicina pediatrica centrata sulla persona, che riconosce il potere terapeutico dell’arte e della musica nel percorso di guarigione. Studi clinici, del resto, confermano come la musica sia in grado di ridurre i livelli di cortisolo, migliorare la qualità del sonno, stimolare il linguaggio e persino abbassare la percezione del dolore nei pazienti pediatrici.

In un tempo in cui la sanità è spesso raccontata solo attraverso carenze e criticità, l’evento del 6 giugno racconta un’altra storia: quella di una comunità che si mobilita, che crede nella cura come atto d’amore e nella bellezza come alleata della scienza.

Perché a volte basta una nota, un accordo, una melodia per far nascere un sorriso, persino in corsia.

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