16 Maggio 2025, venerdì
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Vimercate, baby gang nella movida: arrestati cinque giovani per rapine e aggressioni

Colpivano coetanei nei luoghi della vita notturna, usando coltelli e spray urticante per estorcere denaro e cellulari. Due già detenuti al "Beccaria", altri due denunciati a piede libero.

Una serie di rapine violente, minacce e furti nel cuore della movida giovanile del vimercatese ha portato all’arresto di cinque ragazzi — quattro minorenni e un diciottenne (minorenne all’epoca dei fatti) — ritenuti responsabili di una vera e propria escalation criminale ai danni di coetanei.

Nella mattinata di giovedì 17 aprile 2025, i Carabinieri della Compagnia di Vimercate hanno eseguito un’ordinanza di custodia cautelare emessa dal G.I.P. del Tribunale per i Minorenni di Milano, su richiesta della Procura dei Minorenni. Le accuse contestate sono pesanti: rapina aggravata, furto aggravato, lesioni personali e minaccia aggravata, in concorso.

La violenza nei luoghi della movida

Secondo quanto ricostruito dalle indagini — coordinate dall’Autorità Giudiziaria e condotte dalla Stazione dei Carabinieri di Vimercate — il gruppo avrebbe agito in diversi luoghi frequentati da giovani, tra cui piazza Marconi, largo Europa, il quartiere Torri Bianche e alcune aree nei pressi dei centri commerciali della zona.

Le vittime, tutte minorenni, venivano accerchiate e costrette a consegnare denaro, smartphone e oggetti personali sotto minaccia di coltelli, spray urticante e in alcuni casi vere e proprie aggressioni fisiche. In almeno un episodio, la baby gang sarebbe riuscita a introdursi anche in un negozio di accessori tecnologici, sottraendo materiale in esposizione.

Indagini meticolose tra video e testimonianze

L’inchiesta ha preso il via dopo le denunce presentate da alcune delle vittime. Le forze dell’ordine hanno avviato una serrata attività investigativa basata su perquisizioni, analisi di video di sorveglianza e raccolta di testimonianze, riuscendo a ricostruire con precisione dinamiche e responsabilità.

I presunti autori dei reati erano già noti alle forze dell’ordine per precedenti episodi di devianza giovanile.

Le misure cautelari

In considerazione della gravità dei fatti e delle esigenze cautelari, il G.I.P. ha disposto per tutti e cinque gli indagati la custodia cautelare presso l’Istituto Penale Minorile “Cesare Beccaria” di Milano. Due di loro erano già detenuti per altri motivi. Altri due giovani, coinvolti a vario titolo nei fatti, sono stati invece denunciati in stato di libertà.

La vicenda accende nuovamente i riflettori sul fenomeno delle “baby gang” e sul disagio giovanile nei contesti urbani. Il lavoro dei Carabinieri e della magistratura minorile ha permesso di mettere un freno a un’escalation che aveva creato un clima di insicurezza tra i giovanissimi. Ora spetterà alla giustizia chiarire ogni aspetto della vicenda.

Come previsto dall’ordinamento, tutti gli indagati sono da considerarsi innocenti fino a sentenza definitiva di condanna. Le indagini proseguono per verificare eventuali ulteriori responsabilità o collegamenti con altri episodi simili nella zona.

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