La Juventus ha scelto di non rimandare il cambiamento. Con un comunicato ufficiale, il club ha annunciato il sollevamento dall’incarico di Thiago Motta, lasciando il posto a Igor Tudor, l’ex calciatore bianconero, che torna in panchina dopo diverse esperienze in Italia e all’estero. Il tecnico croato, già vice di Andrea Pirlo nel 2020-2021, si è guadagnato la fiducia della dirigenza, battendo la concorrenza di Roberto Mancini, che aveva richiesto garanzie a lungo termine.
Il comunicato ufficiale della Juventus
“Juventus FC comunica di aver sollevato Thiago Motta dall’incarico di allenatore della Prima Squadra maschile. Il Club ringrazia Thiago Motta e tutto il suo staff per la professionalità dimostrata e per il lavoro svolto in questi mesi con passione e dedizione, augurando loro il meglio per il futuro. Juventus FC comunica inoltre di aver affidato la guida della Prima Squadra Maschile a Igor Tudor, che domani dirigerà il primo allenamento.”
Tudor pronto a partire: primo allenamento già domani
Igor Tudor è atteso a Torino nelle prossime ore per firmare il suo contratto, che lo legherà alla Juventus fino al termine della stagione, con un’opzione per il rinnovo fino al 2026. Il tecnico croato, accompagnato dal suo vice Ivan Javorcic, già parte del suo staff a Verona e Lazio, dirigerà il primo allenamento domani, preparandosi per la sfida contro il Genoa, prevista per sabato 29 marzo.
L’accordo e il futuro di Tudor: un traghettatore per ora
Il contratto di Tudor prevede una durata fino a giugno, con l’opzione per un altro anno qualora i risultati fossero soddisfacenti. La Juventus ha optato per questa soluzione per avere un allenatore temporaneo che possa stabilizzare la squadra in attesa di un progetto a lungo termine. Se il croato riuscirà a centrare l’obiettivo di qualificarsi per la Champions League, potrebbe rimanere sulla panchina bianconera anche per la stagione 2025/26. Se invece la Juventus non dovesse raggiungere tale traguardo, la dirigenza si riserverà la possibilità di cambiare nuovamente allenatore.
Perché Tudor e non Mancini?
La pista Roberto Mancini, che inizialmente sembrava la più probabile, è stata accantonata. Nonostante il sostegno del direttore sportivo Cristiano Giuntoli e dell’ex capitano Giorgio Chiellini, la proprietà bianconera non ha condiviso l’approccio del tecnico ex ct dell’Italia, che avrebbe voluto garanzie a lungo termine. Tudor, invece, ha accettato l’incarico con un impegno fino a fine stagione, accettando le condizioni della Juventus.
La carriera di Tudor: un allenatore con esperienza internazionale
Igor Tudor ha una carriera variegata come allenatore. Dopo il ritiro da calciatore, ha iniziato come assistente tecnico all’Hajduk Spalato, per poi diventare il responsabile dell’Under 17 della stessa squadra. La sua carriera di allenatore è proseguita in Grecia, Turchia e Italia. In particolare, ha fatto bene al Verona nel 2021, salvando la squadra e conquistando il rispetto degli addetti ai lavori. La sua ultima esperienza, al Marsiglia, è stata positiva, chiudendo al quarto posto in Ligue 1, ma la dirigenza non lo ha confermato per divergenze strategiche.
Javorcic al fianco di Tudor
Nel suo staff, Tudor potrà contare su Ivan Javorcic, ex calciatore di Brescia e Atalanta e tecnico che ha già lavorato con Tudor alla Lazio. L’ex allenatore del Venezia e del Brescia, conosce bene l’ambiente bianconero e rappresenta una risorsa preziosa per la gestione della squadra. Con questo rinforzo, Tudor si prepara ad affrontare la sfida più delicata della sua carriera da allenatore.
L’opzione per il Mondiale per club
Nel contratto di Tudor è inclusa una clausola che consente alla Juventus di interrompere l’accordo prima del Mondiale per club, previsto per giugno negli Stati Uniti, qualora le cose non dovessero andare come sperato. In caso contrario, il croato avrà l’opportunità di guidare la Juventus anche nel 2025/26, se riuscirà a garantire il quarto posto in campionato.
La Juventus ha deciso di non aspettare più, mettendo in campo una scelta mirata a risolvere l’incertezza della stagione in corso, ma con uno sguardo al futuro. Tudor rappresenta un compromesso tra stabilità e opportunità di rinnovamento, una figura di passaggio che potrebbe diventare un pilastro della nuova Juventus, se saprà raggiungere gli obiettivi prefissati.