L’Inter di Simone Inzaghi si prende il De Kuip con una vittoria fondamentale, strappando un 2-0 al Feyenoord che le consente di guardare con maggiore serenità al ritorno degli ottavi di finale di Champions League, in programma l’11 marzo a San Siro. Un successo che porta la firma di due dei suoi uomini più attesi: Kévin Thuram e Lautaro Martinez, ma che riflette anche la solidità difensiva di una squadra che, in Europa, è diventata sinonimo di sicurezza.
LA PARTITA: UNA VITTORIA CON IL CUORE E LA TESTA
L’Inter non è ancora nella sua versione più scintillante, ma basta per prendersi il primo round di una sfida che potrebbe proiettarla nei quarti di finale. Con un 3-5-2 che resiste alla pioggia di infortuni e assenze, Inzaghi ha dovuto fare i conti con una rosa decimata: quattro esterni indisponibili, ma la forza mentale dei nerazzurri è riuscita a prevalere. La missione è chiara: non solo passare il turno, ma mantenere vivo il sogno europeo, e l’Inter risponde con determinazione.
La partita si svolge su ritmi non frenetici, ma sufficienti a mettere sotto pressione i padroni di casa, i cui tentativi di sfondare la difesa nerazzurra trovano sempre la risposta giusta. È un inizio lento, con l’Inter che fatica a trovare fluidità e ritmo, eppure nei momenti cruciali riesce a colpire. La difesa, forte e compatta come non mai, permette alla squadra di restare in controllo, malgrado qualche difficoltà. A Rotterdam non mancano le occasioni per il Feyenoord, ma la mira è sempre ben controllata dai nerazzurri.
La partita si sblocca al 38′, quando la combinazione tra Barella e Thuram porta al vantaggio interista: un’incursione sulla fascia destra, con assist del centrocampista e tocco vincente di Thuram con l’esterno destro. L’Inter sfrutta al meglio il momento di difficoltà degli olandesi e passa in vantaggio con un’azione semplice, ma devastante.
L’AVVIO DEL SECONDO TEMPO: UNA FRETTA CHE SI TRASFORMA IN RADDOPPIO
Il Feyenoord non ha il tempo di reagire, perché al 5′ della ripresa l’Inter raddoppia: un altro esempio di gioco corale che esplode sul lato sinistro, con Bastoni che si inserisce con intelligenza, serve Zielinski che tenta il tiro, ma sulla respinta del portiere è Lautaro a farsi trovare pronto. Stop e tiro perfetto che si infila all’incrocio dei pali. L’Inter ora sembra salda sulle proprie gambe, e la pressione del Feyenoord comincia a calare, complice anche il rigore fallito da Zielinski al 20′. L’attaccante polacco, appena entrato, ha la possibilità di siglare il 3-0, ma si fa ipnotizzare dal portiere Wellenreuther, che riesce a parare un rigore concesso grazie all’intervento del Var.
IL FONDO DELLA PARTITA: GESTIONE E CONCRETEZZA
Dopo il rigore fallito, l’Inter soffre un po’ di più, con il Feyenoord che si fa più intraprendente, cercando di riaprire la partita. La difesa nerazzurra, però, non cede, con De Vrij che vince il duello con Ueda, e Onana che rimane sempre attento. La squadra di Inzaghi riesce a gestire senza grossi affanni, trovando anche occasioni per il contropiede. Il Feyenoord, privo di forze fresche e incapace di concretizzare, vede sfumare le ultime chance, e l’Inter fa sua la partita con un risultato che potrebbe rivelarsi decisivo per il passaggio ai quarti.
UNA DIFESA SOLIDA, UNA SQUADRA CHE NON PERDE MAI LA LINEA
La vittoria si costruisce su un collettivo solido, ma anche su singole giocate che fanno la differenza. La difesa, con un super Martinez e un De Vrij sempre presente, è il vero punto di forza dell’Inter in questa edizione di Champions. A Rotterdam la squadra di Inzaghi ha saputo soffrire nei momenti giusti, colpire con i suoi uomini migliori quando il Feyenoord abbassava la guardia, e mantenere il vantaggio con lucidità. La partita di ritorno si avvicina e l’Inter è consapevole che il lavoro non è finito, ma il 2-0 conquistato al De Kuip è una solida base su cui costruire il sogno europeo.
