23 Marzo 2025, domenica
HomeArte & CulturaLucio Corsi, la rockstar che ha conquistato Sanremo e il cuore del...

Lucio Corsi, la rockstar che ha conquistato Sanremo e il cuore del pubblico

Dalla nicchia alla ribalta: Lucio Corsi si impone al Festival di Sanremo 2025 con "Volevo essere un duro", conquistando il secondo posto e dimostrando che il talento vero non ha tempo né etichette.

A cura di Daniele Cappa

Quando il nome di Lucio Corsi è comparso in cima alla classifica del Festival di Sanremo 2025, molti si sono chiesti come fosse possibile che una figura che fino a pochi anni fa era quasi sconosciuta al grande pubblico fosse riuscita a farsi strada fino a quel palcoscenico tanto ambito. Eppure, per chi lo ha seguito nel suo percorso musicale, la sua ascesa non è una sorpresa. Lucio Corsi, il cantautore toscano che ha conquistato il secondo posto al Festival con la sua “Volevo essere un duro”, è la prova vivente che il vero talento, se coltivato con passione e costanza, alla fine emerge.

Nato a Grosseto nel 1993 e cresciuto nella piccola Val di Campo di Vetulonia, Corsi ha sempre avuto una relazione speciale con la musica. La sua passione è nata da bambino, quando il film The Blues Brothers lo ha folgorato. Da quel momento, l’amore per il rock e il sogno di diventare musicista hanno guidato ogni sua scelta, portandolo a trasferirsi a Milano dopo il diploma per inseguire il suo sogno. Nonostante la sua recente popolarità, la carriera di Corsi è il frutto di una lunga gavetta, iniziata più di dieci anni fa con due EP e tre album: Bestiario Musicale (2017), un concept album che racconta gli animali della sua terra natale; Cosa faremo da grandi? (2020); e La Gente Che Sogna (2023). Questi lavori hanno attratto l’attenzione di un pubblico di nicchia, appassionato di musica indie e rock d’autore, e hanno contribuito a creare attorno a lui una fanbase fedele e appassionata.

Lucio Corsi è un artista che non si lascia incasellare. Sebbene la sua musica sia spesso definita come rock d’autore, la sua cifra stilistica è un crocevia di influenze che spaziano dal glam anni ’70 (da David Bowie a T. Rex) alla scuola cantautorale italiana, da Ivan Graziani a Rino Gaetano, da Alberto Fortis a Franco Battiato. La sua musica è un mix di rock, folk e atmosfere surreali che riescono a coniugare poesia e concretezza, malinconia e luce. A Sanremo, Corsi ha fatto colpo con “Volevo essere un duro”, una ballata morbida e armoniosa, apparentemente semplice, ma che porta con sé l’eredità del miglior rock degli anni ’70. La canzone, con il suo romantico e delicato spirito, è stata un biglietto da visita perfetto per chi non lo conosceva ancora. La sua musicalità è priva di pretese, ma al contempo possiede una forza espressiva che colpisce dritta al cuore, proprio come la sua personalità.

Non solo la sua musica, ma anche la sua persona ha conquistato. Lucio Corsi è uno di quelli che non indossano maschere. È genuino, lontano dalla finzione della celebrità. La sua semplicità, che traspare anche dal suo modo di vestire e comportarsi, è una delle ragioni per cui il pubblico lo ha abbracciato così calorosamente. Se a Sanremo ha alternato un look da “rockstar glam” con il trucco bianco e le spalline vistose la prima sera, per la seconda si è presentato con una più casual tuta da lavoro, maglietta dei Looney Tunes e cappellino. Tutti abiti scelti personalmente, senza l’intervento di stylist, un segno di autenticità che non è passato inosservato.

Nel suo percorso, Lucio ha sempre mantenuto legami forti e sinceri, come quelli con la sua band, composta dagli amici di sempre, con cui ha iniziato a suonare durante gli anni del liceo. Tommaso Ottomano, chitarrista e coautore di “Volevo essere un duro”, è al suo fianco in ogni tappa del suo percorso musicale. Questo legame genuino e profondo è ciò che ha reso Lucio Corsi una figura tanto amata: non è mai un personaggio costruito ad hoc, ma un artista che vive per la musica e per le sue radici.

Il suo prossimo album, Volevo essere un duro, che uscirà il 21 marzo 2025, è un disco che racconta dell’infanzia, dell’amicizia e dell’amore, temi universali che non smettono mai di emozionare. “È un album di fantasia con i piedi per terra”, dice Lucio, “in cui ho cercato di trovare il sogno senza fuggire nel cielo, ma restando a terra, strisciando sui marciapiedi, passando sotto i tavoli da pranzo o nascondendomi negli armadi.” Un lavoro ricco di personaggi, da Rocco, il bullo della scuola, al Re del rave, una figura romantica e disordinata. Il disco si prospetta come un viaggio intimo e personale, ma anche universale, che mescola i ricordi di Lucio con le storie di altre persone.

Il 2025 si preannuncia un anno cruciale per Lucio Corsi. Dopo il trionfo a Sanremo, il suo tour nei club, che partirà ad aprile, lo vedrà confrontarsi con un pubblico decisamente più vasto, ma con la stessa semplicità e genuinità che lo contraddistinguono. Anche se la sua popolarità è destinata a crescere, siamo certi che, nei suoi momenti di pausa, Lucio tornerà sempre a mangiare nella stessa trattoria milanese dove si rifugia da anni, con gli amici di sempre.

Lucio Corsi non è solo una scoperta di Sanremo, ma una promessa per la musica italiana, capace di parlare con il cuore e con la testa, senza mai perdere di vista chi è davvero.

Sponsorizzato

Ultime Notizie

Commenti recenti