12 Febbraio 2025, mercoledì
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Impresa Bologna: Castro stende l’Atalanta e porta i rossoblù in semifinale

Dopo 26 anni, i felsinei tornano tra le migliori quattro di Coppa Italia con una prova di cuore e sacrificio

Un colpo di testa che vale la storia. Il Bologna espugna il Gewiss Stadium con un 1-0 di carattere e sofferenza, eliminando l’Atalanta e guadagnandosi un posto tra le semifinaliste di Coppa Italia. A decidere la sfida ci pensa Castro, entrato dalla panchina e letale a dieci minuti dal termine con una zuccata su punizione perfetta di Lykogiannis. Un successo che profuma di impresa per gli uomini di Italiano, capaci di resistere alle folate offensive dei nerazzurri e di colpire nel momento giusto, spezzando un digiuno che durava da ben 26 anni.

PRIMO TEMPO: ATALANTA A TUTTO GAS, BOLOGNA RESISTE

La squadra di Gasperini parte a mille, mettendo subito alla prova i riflessi di Skorupski dopo appena 7 minuti: De Ketelaere lascia partire un destro potente che il portiere polacco smanaccia in angolo con un intervento provvidenziale. Il Bologna, tuttavia, non resta a guardare e prova a far valere la sua organizzazione difensiva e la feroce pressione alta che imbriglia per lunghi tratti il palleggio atalantino.

La Dea continua a spingere e al 28’ Ederson sfiora il vantaggio con una conclusione velenosa respinta provvidenzialmente da Lykogiannis. L’Atalanta dà sempre la sensazione di poter far male quando accelera, e al 42’ è Hien a sfiorare il palo dopo una poderosa percussione centrale. Tuttavia, il Bologna dimostra grande solidità e disciplina, chiudendo gli spazi e rischiando il colpo grosso proprio sul finale di frazione: un’iniziativa di Ndoye libera Pobega, ma Hien è monumentale nel murarlo sul più bello.

SECONDO TEMPO: L’ATALANTA SPINGE, MA CASTRO LA PUNISCE

Nella ripresa, l’Atalanta riparte con lo stesso spirito arrembante e sfiora subito il vantaggio: Bellanova raccoglie un suggerimento di Djimsiti e colpisce al volo, ma Skorupski si supera con una parata strepitosa. Gasperini prova a cambiare volto alla squadra con gli ingressi di Cuadrado, Samardzic e Maldini, nel tentativo di trovare il guizzo decisivo. Ma è il Bologna a rispondere con una chance clamorosa: Ndoye, ancora lui, crea scompiglio e serve Fabbian, il cui tiro viene deviato in extremis da Rui Patricio.

Al 74’ Maldini si ritrova sui piedi un’occasione d’oro, ma Skorupski è ancora una volta perfetto e salva i suoi. Il Bologna capisce che può colpire e lo fa nel modo più letale possibile: all’80’ Italiano manda in campo Castro, che impiega meno di due minuti per entrare nella storia. Su una punizione ben calibrata di Lykogiannis, l’argentino anticipa tutti e, con un colpo di testa preciso, fulmina Rui Patricio facendo esplodere di gioia la panchina felsinea.

Gli ultimi dieci minuti sono una battaglia di nervi, con l’Atalanta che prova un assalto finale confuso e poco lucido. Il Bologna si chiude con ordine, regge fino al triplice fischio e porta a casa una vittoria pesantissima, che vale un ritorno tra le prime quattro della competizione dopo più di un quarto di secolo.

IL SOGNO CONTINUA: BOLOGNA ATTESA IN SEMIFINALE

La squadra di Italiano si regala una notte magica e si prepara ora ad affrontare la vincente tra Juventus ed Empoli per continuare a scrivere la propria favola in Coppa Italia. L’Atalanta esce con l’amaro in bocca, consapevole di aver costruito tanto ma di non aver mai trovato la zampata giusta. Il Bologna, invece, festeggia: il sogno continua.

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