Un nuovo capitolo si aggiunge alla complicata partita diplomatica sulla guerra in Ucraina. Il presidente ucraino Volodymyr Zelensky ha dichiarato di essere “pronto a negoziati diretti con Putin” se questa fosse l’unica strada per porre fine al conflitto e risparmiare vite umane. Tuttavia, il leader di Kiev ha anche lanciato un monito: qualsiasi dialogo tra Mosca e Washington che escluda l’Ucraina sarebbe “estremamente pericoloso”.
“Possono avere le loro relazioni, ma parlare dell’Ucraina senza di noi è pericoloso per tutti”, ha dichiarato Zelensky, riferendosi ai contatti diplomatici in corso tra gli Stati Uniti e la Russia. L’apertura a un faccia a faccia con Putin rappresenta un cambio di rotta significativo, ma il presidente ucraino insiste sulla necessità di coinvolgere altri attori internazionali nel processo di pace.
Attacco a Zaporizhzhia: drone colpisce uno scuolabus, feriti bambini
Mentre la diplomazia cerca spiragli, la guerra continua a infliggere ferite profonde. Un attacco con drone ha colpito uno scuolabus nella regione di Zaporizhzhia, ferendo l’autista e alcuni bambini. Le autorità locali condannano l’ennesimo episodio di violenza che coinvolge civili, alimentando ulteriormente il dramma umanitario in corso.
Mosca schiera i missili Oreshnik in Bielorussia
A complicare ulteriormente il quadro geopolitico, la Russia ha annunciato il dispiegamento dei suoi sistemi missilistici Oreshnik in Bielorussia. Questa mossa, interpretata come un ulteriore segnale di escalation, rafforza l’asse tra Mosca e Minsk e aumenta le preoccupazioni della NATO sulla sicurezza dell’Europa orientale.
Trump e le terre rare ucraine: la proposta che divide
Nel frattempo, l’ex presidente degli Stati Uniti Donald Trump ha lanciato una proposta controversa: scambiare le risorse minerarie strategiche dell’Ucraina con gli aiuti militari americani. Un’idea che ha sollevato immediate reazioni, tra cui quella del cancelliere tedesco Olaf Scholz, che ha ribattuto con fermezza sottolineando che le risorse minerarie del Paese dovrebbero essere impiegate per la ricostruzione e il futuro dell’Ucraina.
Con il conflitto ancora in corso, le manovre diplomatiche e militari si intrecciano in un quadro sempre più complesso, dove ogni dichiarazione e ogni mossa sullo scacchiere internazionale possono determinare il destino di milioni di persone.