Il 242° derby della Madonnina finisce con un pareggio che lascia un retrogusto di delusione per entrambe le squadre. Il Milan, dopo aver sbloccato il match con Reijnders al 45’, non riesce a mantenere il vantaggio, mentre l’Inter, pur dominando nella ripresa, non riesce a capitalizzare le numerose occasioni create, ma riesce a strappare un pareggio al 93′ grazie a De Vrij. Una gara che avrebbe potuto regalare molto di più, ma che, tra pali e miracoli, ha visto il risultato rimanere in bilico fino all’ultimo respiro.
Un primo tempo tra fiammate e delusioni
La sfida comincia con ritmi cauti, in cui entrambe le squadre sembrano studiare le mosse dell’avversario. Il Milan schiera il 4-4-2 con il debutto di Walker in difesa e il duo d’attacco formato da Abraham e Pulisic. Inzaghi risponde con il suo 3-5-2, recuperando Calhanoglu e Acerbi, con Lautaro e Thuram davanti.
Nei primi 30 minuti il gioco non decolla, con poche occasioni da gol. L’Inter prova a farsi pericolosa, ma il Milan si difende bene, non permettendo tiri facilmente per Sommer. Tuttavia, la prima emozione arriva al 33’, quando Lautaro si ritrova a segnare, ma il suo gol viene annullato per fuorigioco di Barella nell’avvio dell’azione. Il match sembra procedere senza grandi scossoni, ma al 38′ arriva la prima vera occasione: Sommer compie un grande intervento su Reijnders, mentre tre minuti dopo Pavard salva un gol praticamente fatto su Leao, con un recupero straordinario. Il Milan cresce e, proprio al 45′, riesce a sbloccare la partita: Abraham ruba palla a Calhanoglu e serve Bennacer, che trova Theo Hernandez. Il cross di Theo arriva a Leao, la cui conclusione viene respinta da Sommer, ma Reijnders è il più veloce a ribattere, infilando il pallone sotto la traversa con un tap-in chirurgico.
Secondo tempo da brivido, tra miracoli e legni
Con il vantaggio in tasca, il Milan si riorganizza in fase difensiva, passando al 5-4-1 con l’ingresso di Jimenez al posto di Bennacer. L’Inter parte forte nella ripresa e, subito, Lautaro ha una grande occasione, ma Maignan si supera con una risposta con i piedi. La partita, ora, è tutta nelle mani dei nerazzurri che spingono con insistenza. Inzaghi inserisce Bisseck, Zielinski, Carlos Augusto e Frattesi per dare freschezza e idee, ma il Milan resiste, seppur in affanno.
Il vero protagonista della ripresa è, però, il legno: al 67′ Bisseck colpisce il palo con un colpo di testa, poi, all’82’, Thuram fa lo stesso con un colpo di coscia, e infine Dumfries, al 92’, centra ancora il palo, confermando che la porta rossonera sembrava stregata. Nel frattempo, Maignan si supera più volte, respingendo ogni tentativo interista, come nell’occasione di Dumfries al 92′.
La magia finale: il gol del pareggio
Quando tutto sembra perduto per l’Inter, e il Milan sembra ormai pronto a portare a casa i tre punti, arriva il colpo di scena. Al 93′, proprio quando il derby sembra destinato a chiudersi con una vittoria per i rossoneri, l’Inter trova il gol del pareggio. Bisseck lancia Zalewski, che, con un assist perfetto, mette in condizione De Vrij di colpire al volo e segnare da pochi passi. È il gol del 1-1, che premia la caparbietà dei nerazzurri e regala loro un pareggio che, seppur in extremis, è del tutto meritato, considerando le numerose occasioni create e i legni colpiti.
Conclusioni: un pareggio che complica la corsa di entrambe le squadre
Il risultato finale di 1-1 non soddisfa nessuna delle due formazioni. Il Milan perde terreno nella lotta per la Champions League, mentre l’Inter non riesce a agganciare il Napoli in vetta alla classifica. Ma il vero dramma della serata è la quantità di occasioni sprecate dai nerazzurri, che con tre legni colpiti e due parate miracolose di Maignan, hanno avuto l’opportunità di vincere la partita. Nonostante ciò, l’Inter esce con un punto, ma consapevole di aver rischiato davvero tanto.
Entrambe le squadre hanno ancora molto da fare: il Milan dovrà riprendersi subito e rispondere alle sfide future, mentre l’Inter non può permettersi di mollare la presa sul Napoli, con la Fiorentina già all’orizzonte. Un derby che rimarrà nella memoria, ma che, alla fine, ha lasciato la sensazione di un’occasione sprecata per entrambe.