21 Gennaio 2025, martedì
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Trump sul banco degli imputati: il caso Stormy Daniels e la sentenza storica

Il primo presidente con fedina penale sporca insedia la Casa Bianca. Un evento senza precedenti nella politica americana, tra scandali, condanne e nuova leadership.

Donald Trump, per la prima volta nella storia americana, ha affrontato un processo penale come ex presidente e, nel maggio 2024, è stato giudicato colpevole. A pochi giorni dal giuramento per il suo secondo mandato presidenziale, il 10 gennaio 2025 è stata emessa la sentenza: nessuna multa, nessuna pena detentiva, ma una fedina penale macchiata per il tycoon.

Il cuore dell’accusa: pagamenti per il silenzio mascherati da spese legali

Il caso ruota attorno alla campagna elettorale del 2016, quando Trump avrebbe falsificato la rendicontazione delle spese elettorali per nascondere un pagamento di 130.000 dollari a Stormy Daniels, al secolo Stephanie Clifford. L’obiettivo? Assicurarsi il suo silenzio su una relazione extraconiugale avvenuta dieci anni prima.

L’importo, gestito tramite l’avvocato personale di Trump, Michael Cohen, era stato dichiarato come consulenza legale, ma secondo l’accusa serviva a comprare il silenzio della pornostar. Le indagini hanno portato a 34 capi di imputazione, tutti confermati dal giudice Juan Merchan nel verdetto di maggio 2024.

Stormy Daniels sostiene che la relazione con Trump risalga al 2006, durante un torneo di golf in Nevada. All’epoca, Trump era già sposato con Melania e consolidava la sua fama come imprenditore e volto televisivo del reality The Apprentice. Daniels ha raccontato come il magnate la chiamasse affettuosamente “Honeybunch” e le avesse promesso un posto nello show, promessa mai mantenuta.

Non solo Stormy Daniels: il caso Karen McDougal

Il 2016 non è stato segnato solo dalle rivelazioni di Daniels. Un pagamento di 150.000 dollari fu effettuato a Karen McDougal, ex modella di Playboy, per impedire che rendesse pubblica una presunta relazione con Trump, avvenuta tra il 2006 e il 2007.

Un verdetto storico e un presidente con fedina penale sporca

Il 31 maggio 2024, il tribunale di New York ha riconosciuto Trump colpevole di tutti i capi d’accusa. Tuttavia, la pena definitiva è stata emessa il 10 gennaio 2025: nessuna reclusione e nessuna multa, nonostante la condanna confermata. Trump diventa così il primo presidente della storia a ricoprire l’incarico con lo status di felon (criminale).

La reazione di Stormy Daniels e la campagna elettorale di Trump

In un’intervista rilasciata al Mirror, Stormy Daniels ha dichiarato che Trump dovrebbe scontare una pena detentiva o, ironicamente, “fare volontariato come sacco da boxe in un rifugio per donne”. Ha anche denunciato le minacce ricevute dai sostenitori di Trump: “Mi scrivono cose come ‘Ti ucciderò’ o ‘Questa è la tua fine’. Ma lui non mi intimidisce: l’ho visto nudo, non può più spaventarmi”.

Nonostante il processo, Trump ha portato avanti una campagna elettorale senza precedenti, vincendo le elezioni di novembre 2024 contro Kamala Harris. Il tycoon ha trasformato la sua condizione di condannato in un elemento di forza per galvanizzare la sua base elettorale, dimostrando che nessuno scandalo è sufficiente a fermarlo.

Un secondo mandato tra ombre e sfide

La sentenza emessa a gennaio, pochi giorni prima dell’insediamento ufficiale a Capitol Hill, segna un nuovo capitolo nella tumultuosa carriera politica di Trump. Se da un lato il giudice Merchan ha evitato pene restrittive, dall’altro la condanna rimane un segnale potente: neanche un ex presidente è al di sopra della legge.

La vicenda Stormy Daniels, però, rischia di lasciare un segno profondo sul secondo mandato di Trump, sia sul piano politico che storico. L’America ha ora un leader con una fedina penale compromessa, ma anche con il sostegno di una base elettorale disposta a perdonare tutto pur di vederlo alla guida del paese.

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