21 Gennaio 2025, martedì
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“Porto di Salerno, l’ennesima tragedia sul lavoro: sicurezza non più rinviabile”

Il grave incidente di questa mattina riaccende i riflettori su un problema irrisolto. La CGIL Salerno: “Serve un impegno immediato e concreto per tutelare la vita dei lavoratori”

Un nuovo grave incidente sul lavoro, avvenuto questa mattina al porto di Salerno, riporta tragicamente l’attenzione su un fenomeno che, negli ultimi anni, ha assunto dimensioni preoccupanti in provincia. A denunciare la gravità della situazione è il Segretario Generale della CGIL Salerno, Antonio Apadula, che con una nota ha espresso il suo dolore per l’accaduto e ha lanciato un appello a tutte le istituzioni e alle imprese affinché si dia finalmente priorità alla sicurezza sul lavoro.

“Non possiamo più tollerare che la vita e la salute dei lavoratori continuino a essere messe a rischio a causa di carenze nelle misure preventive e nella vigilanza”, ha dichiarato Apadula. Parole che risuonano come un monito, mentre la provincia di Salerno registra un costante aumento degli incidenti gravi, con un numero sempre maggiore di vittime.

Un’emergenza che non accenna a fermarsi

Dietro ogni incidente sul lavoro non c’è solo il dramma di chi perde la vita o subisce gravi infortuni: ci sono famiglie distrutte, comunità scosse e un sistema produttivo che si dimostra ancora incapace di garantire tutele adeguate. La provincia di Salerno è un esempio lampante di questa crisi, che vede spesso intrecciarsi mancanza di controlli, superficialità nelle misure di prevenzione e carenze strutturali.

“La sicurezza sul lavoro deve diventare una priorità assoluta,” insiste il Segretario della CGIL Salerno. Eppure, gli interventi finora messi in campo sembrano insufficienti per invertire la tendenza.

Le richieste della CGIL Salerno: controlli, formazione e cultura della sicurezza

La CGIL non si limita alla denuncia, ma avanza proposte concrete per affrontare il problema. In primis, è necessario un potenziamento dei controlli sui luoghi di lavoro, garantendo che le normative esistenti siano applicate con rigore. Parallelamente, bisogna investire in formazione: i lavoratori devono essere adeguatamente istruiti sui rischi connessi alle loro attività e sulle pratiche per evitarli.

Un altro aspetto cruciale è la promozione di una cultura della sicurezza, che deve coinvolgere non solo i lavoratori ma anche i datori di lavoro. È fondamentale che le imprese considerino la sicurezza come un dovere morale e civile, e non come un costo da ridurre. Solo un cambiamento culturale può garantire che la prevenzione diventi parte integrante delle politiche aziendali.

Un appello alle istituzioni e alle imprese

“La tutela della vita umana non è negoziabile,” afferma Apadula, rivolgendosi direttamente ai datori di lavoro e alle istituzioni. Il suo appello è chiaro: servono interventi immediati e risolutivi per fermare una strage silenziosa che colpisce lavoratori, famiglie e intere comunità.

Quella di oggi non deve essere solo l’ennesima tragedia registrata sui giornali, ma un punto di svolta per avviare un cambiamento reale. Il futuro dei lavoratori salernitani – e non solo – dipende dalla volontà collettiva di agire ora, senza ulteriori rinvii.

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