Oliviero Toscani, 82 anni, una delle figure più iconiche della fotografia internazionale, è stato ricoverato d’urgenza oggi all’ospedale di Cecina, in provincia di Livorno, in gravi condizioni. Il celebre fotografo, residente a Casale Marittimo (Pisa), è da tempo affetto da amiloidosi, una rara e debilitante malattia che sta progressivamente minando la sua salute. La notizia del suo ricovero ha suscitato grande apprensione tra i suoi numerosi fan e colleghi.
L’amiloidosi è una patologia che provoca un accumulo anomalo di proteine in vari organi, causando danni irreversibili e, in molti casi, potenzialmente letali. Toscani, che aveva reso pubblica la sua condizione nell’agosto 2024, aveva dichiarato in una lunga intervista al Corriere della Sera di aver perso ben 40 chili in un anno e di non riuscire più a gustare nemmeno il vino, il cui sapore è alterato dai farmaci che sta assumendo come parte di una cura sperimentale. Nonostante la gravità della malattia, il fotografo ha manifestato un atteggiamento di accettazione nei confronti della sua condizione, dichiarando di non temere la morte ma di essere stanco di vivere in queste condizioni.
“Ho vissuto bene e non ho paura di morire”, aveva dichiarato Toscani, aggiungendo con un tono rassegnato: “Certo, vivere così non mi interessa”. Il fotografo aveva anche parlato della sua volontà di contattare l’amico Marco Cappato, noto attivista per l’eutanasia, in un momento di riflessione sulla qualità della vita.
Recentemente, Toscani era stato visto in pubblico il 24 settembre scorso, durante una visita alla sua mostra Photography and Provocation al Museum für Gestaltung di Zurigo, città dove aveva studiato fotografia e grafica. Durante l’evento, si era presentato in sedia a rotelle, un segno evidente del peggioramento delle sue condizioni. La sua ultima apparizione in televisione risale a settembre, quando aveva rilasciato un’intervista al programma di La7, sempre visibilmente provato dalla malattia.
Oliviero Toscani è nato a Milano nel 1942, figlio di Fedele Toscani, uno dei primi fotoreporter del Corriere della Sera. La sua carriera, che si estende per oltre sessant’anni, lo ha visto protagonista in vari settori, dalla fotografia di moda alla pubblicità, dalla comunicazione sociale alla creazione di campagne di impegno civico. Toscani ha lavorato per marchi internazionali come United Colors of Benetton, per cui ha creato le campagne più rivoluzionarie e provocatorie, tra cui quella famosa con l’immagine del “bacio tra prete e suora” nel 1991.
Nel 1990, ha fondato e diretto Colors, il primo giornale globale impegnato su temi sociali come l’ambiente, la discriminazione e i diritti umani. Più recentemente, nel 2007, ha ideato Fabrica, un centro di ricerca e creatività per la comunicazione. La sua carriera è raccontata nel libro Ne ho fatte di tutti i colori (La Nave di Teseo, 2022), dove ripercorre la sua lunga carriera, costellata di incontri con personaggi leggendari come John Lennon, Andy Warhol, Muhammad Ali, Lou Reed, e molti altri.
Toscani è anche celebre per le sue campagne contro l’anoressia e per la serie fotografica Razza Umana del 2007, uno studio antropologico che ha suscitato dibattiti a livello mondiale. Le sue immagini hanno sempre sfidato le convenzioni sociali, mettendo in luce temi spesso scomodi ma di grande attualità.
In attesa di ulteriori aggiornamenti sulle sue condizioni, la comunità della fotografia e i suoi ammiratori si stringono attorno a lui in un momento così difficile, consapevoli dell’eredità straordinaria che Toscani lascia nel mondo della cultura visiva.