A cura di Daniela Avallone
Due pazienti paraplegici, affetti da gravi lesioni traumatiche al midollo spinale, sono tornati a camminare grazie a un intervento pionieristico condotto da esperti dell’IRCCS Ospedale San Raffaele di Milano, dell’Università Vita-Salute San Raffaele e della Scuola Superiore Sant’Anna di Pisa. Lo studio, pubblicato sulla prestigiosa rivista Science Translational Medicine, rappresenta un significativo passo avanti nella terapia delle lesioni spinali.
Il trattamento rivoluzionario
Nel 2023, i due pazienti sono stati sottoposti a un trattamento innovativo basato su un dispositivo di neurostimolazione epidurale ad alta frequenza. Questo approccio ha permesso di migliorare le capacità motorie, ridurre la spasticità muscolare e incrementare la mobilità generale. La tecnologia ad alta frequenza si è dimostrata particolarmente efficace nel ridurre gli spasmi muscolari, una delle problematiche più debilitanti nelle lesioni spinali.
Progressi sorprendenti
Grazie alla combinazione del neurostimolatore con un intenso programma di riabilitazione, i pazienti hanno ottenuto risultati straordinari. Uno dei due è riuscito a percorrere ben 175 metri senza supporto attivo del dispositivo. I ricercatori hanno osservato che la stimolazione mirata a frequenze elevate ha inibito l’iperreattività dei circuiti spinali, migliorando il controllo motorio e la fluidità dei movimenti.
Un problema diffuso, una soluzione innovativa
La spasticità muscolare, che colpisce fino al 70% dei pazienti con lesioni spinali, è causata da un’alterata comunicazione tra il midollo spinale e il cervello. Questo disturbo comporta spasmi involontari e rigidità muscolare, limitando gravemente la qualità della vita. Fino ad oggi, i trattamenti convenzionali, basati su stimolazioni a bassa frequenza, hanno ottenuto risultati modesti. La nuova tecnologia ad alta frequenza ha invece dimostrato un potenziale rivoluzionario nel ripristinare le funzioni motorie.
Una nuova frontiera per le lesioni spinali
L’intervento ha già coinvolto otto pazienti con danni al midollo spinale, segnando l’inizio di una nuova era nella cura delle paralisi. I ricercatori sono ottimisti: l’uso di questa tecnologia, integrata con programmi riabilitativi personalizzati, potrebbe trasformare radicalmente il trattamento delle lesioni spinali, offrendo speranza a un numero crescente di pazienti.
Questo straordinario traguardo della medicina italiana non solo ridefinisce le possibilità di recupero, ma illumina il futuro per milioni di persone affette da lesioni spinali in tutto il mondo.